29 marzo 2024
Aggiornato 01:00
Musica & Politica

Fabri Fibra: I politici non comunicano con il popolo

Intervista alla trasmissione radiofonica «Protagonisti» di Rtl 102.5. A gennaio esce album «Rapstar» per la sua etichetta «Tempi Duri». Venditti con Monti: L'Italia creda nel suo capitano

MILANO - «I politici sono una casta chiusa che non comunica. Crede di comunicare con il popolo ma non lo fa perché talmente lontano!». Parola di Fabri Fibra, che durante l'intervista alla trasmissione radiofonica Protagonisti di Rtl 102.5, ha presentato il suo libro «Dietrologia: I soldi non finiscono mai». «A chi dice che il mio libro è provocatorio e lontano dalla realtà - prosegue il rapper -, rispondo che secondo me, invece, è molto vicino. Se guardi la cronaca dei fatti è quella. Ad esempio, parlo del sentimento di razzismo che c'è in Italia e basta leggere un giornale per confermare questa tesi». Fibra sostiene che «il rap è un micromondo che si rispecchia nella vita normale. Esamino gli aspetti della società attraverso la mia esperienza».

Durante l'intervista il rapper ha anche parlato del suo nuovo progetto discografico: «Ho creato un'etichetta, la Tempi Duri. E' un sottoprogetto di Fabri Fibra ed è nata grazie all'incontro con Clementino, un ragazzo di Napoli. Clementino è un freestyler e abbiamo pensato di fare qualcosa insieme, perché lui è forte nell'underground, io nel mainstream. Da questo connubio uscirà a gennaio il disco Rapstar», conclude Fabri Fibra.

Venditti con Monti: L'Italia creda nel suo capitano - «Monti deve fare il suo gioco. E noi dobbiamo crederci». Lo dichiara Antonello Venditti nel corso del suo intervento a «Start» su Rai Radio Uno. Il cantautore ha parlato del nuovo governo e della necessità che gli italiani lo sostengano.
Tracciando un parallelo con la crisi della Roma e le critiche dei tifosi nei confronti di Francesco Totti, Venditti ha detto: «Il gioco di squadra è tutto. L'Italia deve diventare una squadra e avere fiducia nel suo capitano Monti. Qualcuno tenterà di non farci credere in quello che farà il capitano, ma senza la fiducia crolla tutto». Poi esorta: «Lasciamo che Monti faccia tutto quello che deve fare e che gli altri non hanno fatto, portandoci al punto in cui siamo». Infine conclude: «Dobbiamo avere fiducia in noi stessi e nella nostra onestà globale. Perché il problema è questo. L'Italia è un paese che risulta al mondo, e anche a noi stessi, disonesto. Un paese dove finora hanno vinto i furbi».