25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Il cantante travolto dalle polemiche

«Bono deve pagare le tasse»

Attivisti irlandesi minacciano proteste durante un concerto degli U2

BERLINO - Bono al centro delle polemiche. Lo storico leader degli U2 è infatti finito nel mirino del gruppo Art Uncut (una branca del movimento Uk Uncut) per aver trasferito la maggior parte delle attività della band dall'Irlanda, paese d'origine del cantante, all'Olanda con lo scopo di pagare meno tasse.
Gli attivisti avrebbero scelto come luogo della protesta il festival di Glastonbury, in programma dal 22 al 26 giugno a Pilton in Gran Bretagna, dove si presenteranno, proprio durante l'esibizione degli U2, con un mega striscione con la scritta «Bono salda il conto». L'idea comunque è di non interrompere la performance ne' di far saltare il concerto, ma di dare visibilità alla notizia.

«BONO DEVE PAGARE LE TASSE» - I motivi del dissenso, per quanto l'azione sia del tutto legale, starebbe nel fatto che l'evasione priverebbe l'erario irlandese di risorse cruciali per tenere in piedi lo stato sociale. «Bono dice di preoccuparsi dei paesi in via di sviluppo - spiega un comunicato dell'associazione ripreso dal tabloid britannico Mail on Sunday - ma, allo stesso tempo, gli U2 portano avanti con avidità una chiara politica di evasione fiscale. Noi mostreremo il vero impatto che tutto ciò ha sugli ospedali e le scuole in Irlanda. Chiunque seguirà la nostra protesta si convincerà che Bono deve pagare le tasse».
Non ha tardato però ad arrivare la risposta di Paul McGuinness, storico manager della band. «Gli U2 - ha dichiarato - sono un fenomeno internazionale e dunque pagano le tasse a livello globale. Circa il 95 per cento degli affari della band sono portati avanti al di là dei confini irlandesi e perciò il gruppo paga differenti tasse in tutto il mondo».