19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Nessuna fretta e nessuna scomunica

«Osservatore Romano»: Moretti ha fatto meglio di Habemus Papam

«Ma intensa e commovente l'interpretazione di Michel Piccoli»

CITTÀ DEL VATICANO - Nessuna fretta e nessuna scomunica. Dopo diversi giorni, l'Osservatore romano recensisce il film di Nanni Moretti Habemus Papam con un articolo a firma di Emilio Ranzato e intitolato Una capacità smarrita.
«Gli ingredienti messi in scena - scrive il giornale vaticano - ci parlano ancora di un autore che non fa fatica a stagliarsi sulla media del cinema italiano contemporaneo. A essersi smarrita è la capacità di comporre quegli ingredienti in un congegno efficace. Almeno da quando Moretti ha smesso di scriversi i film da solo. E di accogliere per intero dentro di sé le crisi che ci racconta».

L'Osservatore romano passa in rassegna i film passati di Moretti, sottolineando che «faceva del suo ripiegamento su se stesso - ivi compreso quel narcisismo in fin dei conti funzionale - un aspetto fondamentale della propria poetica». L'ultima pellicola, invece, raffigura una doppia rinuncia: «Da una parte lo psicanalista rimane inutilmente da solo con i Cardinali, dando vita a siparietti anche divertenti ma spogliati del significato che avevano un tempo nel cinema morettiano, e che non diventano mai, dunque, proiezione di qualcosa di più ampio. Dall'altra il Papa dubbioso perde un interlocutore che non sia la sua enigmatica coscienza, e viene abbandonato al centro di una drammaturgia troppo inerte. Di conseguenza - sottolinea l'Osservatore romano - solo la sentita interpretazione di Piccoli lo rende intenso e, a tratti, persino commovente».