29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Televisione

Mauro Mazza: Quello di Ferrara in Rai è un ritorno «pesante»

«Lo è da ogni punto di vista: giornalisticamente e culturalmente. Sicuramente in questo periodo “l’elefantino” si è riavvicinato a Berlusconi»

ROMA - In merito al berlusconismo di Ferrara il direttore di Raduno. Mauro Mazza, spiega: «Sicuramente in questa fase, in questo tempo, Ferrara si è riavvicinato a Berlusconi, perché a lui piacciono le situazioni un po' delicate, un po' difficili. Mi viene da dire che in questi 18 anni di Berlusconi in politica, Berlusconi sia stato un ferrarista piuttosto che Ferrara un berlusconiano».

MAZZA: FERRARA E PESANTE SIA CULTURALMENTE CHE GIORNALISTICAMENTE - «E' un ritorno pesante». Scherza così Mauro Mazza sul ritorno di Giuliano Ferrara in Rai da cui mancava da vent'anni e dove comincia il programma Qui Radio Londra da stasera dopo il Tg1. «Ovviamente è una battuta», ha sottolineato Mazza ai microfoni di Alfonso Signorini oggi nel corso del suo show su Radio Monte Carlo. «Ma lo è da ogni punto di vista: giornalisticamente, culturalmente, è ingombrante proprio come personaggio, è scomodo, però - prosegue - ha il coraggio delle sue opinioni che esprime senza alcun infiocchettamento, nessuna ipocrisia».

E’ PROVOCATORIO MA FA RIFLETTERE - Ma come è nata l'idea di scegliere Ferrara? «Ci siamo incontrati con lui ed in pochissimi minuti si è verificata la voglia matta di mettersi in gioco. Il classico detto: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare». Secondo Mazza «è il momento di scendere in campo e dire come lui la pensa, non come tutti devono pensarla». La sua provocazione «farà sempre riflettere e anche a dividere, se serve. Il paragone con Enzo Biagi che era un grandissimo del giornalismo e della cultura italiana e non sempre quello che diceva piaceva a tutti. Ma - conclude - era un modo di cominciare la serata con uno spunto di riflessione sempre interessante».