23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Musica

Al Bano: «Mi sono dato alla castità, è una mia scelta»

Il cantante in gara al Festival di Sanremo: «Oggi mi basta l'amore incondizionato e sincero dei miei figli»

ROMA - «Mi sono dato alla castità, è una mia scelta. Oggi mi basta l'amore incondizionato e sincero dei miei figli». Così Al Bano, in gara al festival di Sanremo con il brano Amanda è libera, confessa la sua decisione in un momento in cui l'argomento di stretta attualità è lo scandalo sessuale che ha coinvolto il premier. «Stiamo vivendo un conflitto sociale, una guerra continua. Questi politici sono una casta pronta a tutto pur di farsi gli affari propri. Quando ci chiamano alle elezioni sembrano tutti degli angeli, poi - spiega il cantante sulle pagine di Novella 2000 - una volta al potere, come si dice dalle mie parti, 'se ne fottono' di noi».

La canzone del Festival è ispirata ad un fatto di cronaca. «È la storia di Doris Yuta, una ragazza nigeriana portata in Italia con la promessa di una vita migliore e finita tra le mani di sfruttatori senza cuore. È un racconto - spiega - che tocca milioni di disperati che arrivano nel nostro Paese in cerca di un futuro migliore».

La serata di domani sarà dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia. «Porterò sul palco Il Nabucco di Giuseppe Verdi, il migliore slogan italiano contro gli austriaci. Oggi gli austriaci non ci sono più, - prosegue - ma non dimentichiamoci che l'Unità d'Italia è stata voluta dal nord. E pensare che oggi qualcuno di quelle parti pensa l'esatto contrario».

Su un suo eventuale ingresso in politica: «Dieci anni fa alcuni esponenti di un grosso partito politico, che non le dirò mai, mi chiesero di entrare nelle loro file. Secondo loro avrei portato tantissimi voti. Chiesi di poterci pensare tre giorni. Passati, li chiamai e risposi che nel frattempo non mi era cresciuto il pelo sullo stomaco. Fu un no categorico. E non me ne sono pentito. Gli scandali delle ultime settimane - conclude Al Bano - sono il frutto della caduta dei valori. Teniamoci stretti i figli e trasmettiamo loro quel che abbiamo dentro».