20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Gossip

Lele Mora: Berlusconi non odia i gay, sono tanti a Mediaset

Intervista a Gioia per l'agente dei vip: «Corona? Ognuno va a letto con chi vuole. L'importante è la discrezione»

ROMA - «Ognuno va a letto con chi vuole e in casa sua fa quello che preferisce. Le tendenze personali devono restare tali, l'importante è la discrezione». Queste le parole dell'agente dei vip Lele Mora in riferimento alla sua presunta relazione con l'ex paparazzo Fabrizio Corona. Alla rivista Gioia in edicola domani, racconta anche le sue aspirazioni da bambino: «Volevo farmi frate. Ho fatto la quinta elementare e due anni delle medie in un convento di cappuccini a Rovigo. Sentivo la vocazione. Poi ho capito che la vocazione non era così forte. Troppi sacrifici».

Ha poi cambiato completamente stile di vita: «Dal 1990 al 2005 sono stati gli anni più belli. Sembrava che tutto dovesse passare da Lele Mora. Sembravo potentissimo, e non era vero. Ho solo lavorato tanto, facevo soldi per me e per chi stava con me». E' stato proprio in quel periodo che l'agente ha 'inventato' il fenomeno delle serate in discoteca «si chiamavano 'champagnino' o più volgarmente 'marchette'. La più precisa era Simona Ventura: andavamo anche in cinque club in un giorno. Poi c'è stato Costantino Vitagliano, la Sardegna... E comunque è un'epoca finita. Oggi non ci sono più soldi da spendere. Ma in Sardegna ci tornerò: nel 2012».
Conclude difendendo Silvio Berlusconi dalle accuse di chi lo ritiene omofobo dopo la sua battuta sugli omosessuali: «Non è stata capita: lui non odia i gay, guardi quanti ce ne sono a Mediaset e Mondadori...».