30 luglio 2025
Aggiornato 13:30
Medio Oriente. TV e Informazione

Al Jazeera compie 14 anni e prepara «rivoluzione immagine»

E' quanto anticipa il quotidiano panarabo, al Quds al Arabi. Cambia tutto: tecnologia, grafica, programmi e volti

LONDRA - In occasione del 14esimo anniversario della sua nascita che coincide con il prossimo primo novembre, la tv araba al Jazeera, annuncerà una «radicale rivoluzione» che coinvolgerà «linea politica, programmazione, grafica e volti». E' quanto anticipa il quotidiano panarabo, al Quds al Arabi.

Secondo il foglio arabo edito a Londra, il «vestito nuovo che indosserà lo schermo» della più diffusa emittente araba è stato deciso dalla proprietà dopo un sondaggio effettuato da una società di «indagini demoscopiche statunitense». L'indagine avrebbe dato «risultati sorprendenti» sull'audience, molto diversi dalle aspettative: programmi di punta sarebbero risultati «morti come numero di telespettatori». Quindi stop ad una serie di talk show tradizionali, come «Akthar Min rai», (più di un'opinione-ndr) il primo programma in assoluto della tv araba. Spazio a nuovi volti e programmi 'snelli' e con durate decisamente inferiori a quelli attuali.

Non solo, ma veste grafica e attrezzature tecniche di oggi faranno posto a nuovi «prodotti di «qualità tecnologiche superiori». E' ambizione del Consiglio d'amministrazione - che sarà arricchito da «due figure femminili del panorama dei media arabi - di rivolgersi ad «un pubblico più giovane», che si pensa di catturare con programmi con un occhio di riguardo verso «nuove tecnologie, automobili e informazione».

Anche se secondo l'indagine americana l'audience di al Jazeera «è ancora tre volte di più» della diretta concorrente, la saudita Al Arabiya, l'orientamento è «consolidare le posizioni». E per farlo, ci vogliono cambi «significativi» anche nella linea politica che in passato ha spinto diversi governi arabi a chiudere gli uffici del canale.

Un caso su tutti, quello iracheno; Al jazeera fu la prima tv a riaprire i battenti nell'Iraq post Saddam. Due anni fa fu chiusa a causa della politica della tv qatariota considerata «poco tenera con il nuovo Iraq».

Il canale sarebbe a buon punto nelle trattative con il governo di Baghdad per riprendere a lavorare nel paese arabo. E per fare «contenta» Baghdad, «sparirà» il programma «Al Mashaad al Iraqi» (Scenario iracheno.ndr) che due giorni alla settimana da voce alla «resistenza».