30 luglio 2025
Aggiornato 21:00
Cinema

Esce in Germania «Il divo», critiche entusiaste su stampa

Zeit: «Sorrentino vince Andreotti con l'Arte». Sz: «Spettacolare»

ROMA - Arriva oggi nelle sale cinematografiche tedesche il film di Paolo Sorrentino «Il divo», in tedesco «Der Goettliche», e la stampa germanica si scatena.
«Nessuno è riuscito a provare le sue colpe. Nessun pm, nessun giornalista, nessuno che non sia morto prima di lui. E' sorprendente - scrive il settimanale tedesco Die Zeit - che Giulio Andreotti non sia diventato prima un personaggio del cinema». Ma solo il regista Sorrentino mostra - continua il settimanale di Amburgo - che Andreotti è uno che si può vincere solo con l'arte. Il Divo. Ventisette volte sotto accusa, mai condannato: il film di Sorrentino smaschera l'ex presidente del consiglio italiano Andreotti.

«In Italia - scrive Petra Reski - nessuno ha trovato il film divertente o caricaturale. Piuttosto disperato. Il Divo mostra un quadro surrealista dell'Italia e di Andreotti: un cinico del potere, che solo la Chiesa cattolica può sfornare».

Giulio Andreotti è stato il più potente trasformista della politica italiana - scrive la la Sueddeutsche Zeitung - uno gnomo strambo, circondando da vanitosi e palloni gonfiati: paragonato alla farsa politica del «divo», Berlusconi ha ancora da imparare.

«In modo abile e spettacolare il regista napoletano Sorrentino, classe 1970 - continua il quotidiano di Monaco di Baviera - porta sullo schermo una farsa politica, nelle scene e nei toni: con riprese al rallentatore alla Tarantino, con una volontà felliniana per la caricatura della bellezza, con immagini che ricordano le vignette, che strappano gli effetti della maestosità visiva dei quadri dei grandi maestri».

Si può capire - conclude il quotidiano - perchè davanti alla giuria di Cannes dell'anno scorso, questo pezzo di virtuosismo di alta classe abbia ricevuto il premio della giuria.