23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
CRONACA

A Torino i No Ztl tendono la mano ai Si Tav: «Insieme per un referendum consultivo»

Ben presto il Comune di Torino potrebbe trovarsi di fronte a due comitati, uniti dal malcontento per le decisioni prese dall’amministrazione

TORINO - Se l’unione fa la forza, molto presto il Comune di Torino potrebbe dover fare i conti con due gatte da pelare: il «Comitato No Ztl» ha infatti teso la mano ai «Sì Tav», dichiarandosi pronto non solo a scendere in piazza insieme ai manifestanti pro alta velocità, ma anche a sostenere e appoggiare un referendum consultivo che abbia come ordini del giorno le due questioni calde in questo momento a Torino: Ztl e Tav.

UN REFERENDUM, DUE TEMI: «I CITTADINI SI ESPRIMANO» - La proposta arriva dal Comitato No Ztl, ma come spiegato da Alberto De Reviziis, questo non vuol dire che il Comitato No Ztl sia per forza a favore del Tav. Anzi. Tra i commercianti vi sono diverse opinioni, ma come spiegato da De Reviziis, presidente del comitato spontaneo no Ztl e secondo firmatario della raccolta firme fatta pervenire in Comune, «Troviamo giusto che su due argomenti così importanti i cittadini possano dire la loro». Da qui nasce l’idea di non aspettare la delibera sulla Ztl e avviare di conseguenza l’iter per un referendum abrogativo, ma di unire le forze e anticipare i tempi con un referendum consultivo. Come detto, nulla di ufficiale, ma è chiaro che se in questo momento se i due maggiori movimenti in termini di adesioni dovessero unire le proprie forze in piazza e in un ipotetico referendum, la Giunta Appendino si troverebbe a fare i conti con migliaia di persone pronte a far sentire la propria voce con determinazione e rabbia. «Siamo pronti a raccogliere le firme per un referendum consultivo sul Tav e sulla Ztl» spiega De Reviziis.