20 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Sindaca

«Lo staff di Appendino costa più di quello di Fassino», la sindaca dice di «no» e spiega perché

Secondo la prima cittadina non solo non sarebbe vero che il suo staff costa più di quello del suo predecessore, ma alla fine della legislatura ci sarà un risparmio più alto del 30% promesso a inizio mandato

TORINO - «Costo staff Fassino 16 milioni e 118mila euro in cinque anni, promessa Appendino con risparmio del 30% 11 milioni 282mila euro, costo reale con cui chiuderemo 9 milioni 747mila euro». Risponde così «in anteprima» la sindaca Chiara Appendino a una interpellanza generale che le sarà posta lunedì prossimo in Consiglio comunale e che è stata oggetto di articoli da parte di alcuni quotidiani cittadini che l'avevano accusata di una spesa superiore a quella di Fassino per lo staff e non un taglio del 30% come promesso in campagna elettorale e confermato con una delibera di Giunta approvata il 18 luglio 2016.

LA PROVA DEL RISPARMIO - La sindaca ha risposto in un video. «Per i non addetti ai lavori, chiariamo la differenza di significato che daremo a 'dipendenti' e 'collaboratori di staff' che chiamerò più semplicemente staff», ha spiegato Appendino, «i dipendenti sono persone già in forza all’Ente Comunale che lavorano per esso. Gli staff sono persone esterne all’Ente assunte a tempo determinato con nomina fiduciaria da sindaca e assessori per il supporto alle varie attività. Io ho tre collaboratori di staff esterni a tempo pieno. Tutti gli assessori hanno un collaboratore di staff esterno (o due part-time) più uno interno, ovvero che era già dipendente del Comune in un altro ruolo, dal quale ovviamente si è messo in aspettativa. Questo permette di ridurre ulteriormente i costi poiché trattasi di figure che già percepivano uno stipendio dall’Ente, ai quali tuttavia viene riconosciuta un’indennità».

1,5 MILIONI IN PIÙ - La spiegazione del milione e mezzo in più rispetto al suo predecessore Fassino la dà la stessa Appendino: «Senza un particolare sforzo di approfondimento, l’interpellanza ha semplicemente sommato gli emolumenti delle figure che vengono raccolte sotto il Gabinetto della Sindaca, senza preoccuparsi minimamente dei loro ruoli e delle loro mansioni. Durante il mio mandato è effettivamente stato riorganizzato il Gabinetto della Sindaca, inserendo all’interno di esso alcuni servizi che prima non dipendevano da esso. Tuttavia è importante ricordare che il Gabinetto della Sindaca è un ufficio istituzionale della Città, ed è al servizio di essa che lavorano gli uffici, non al servizio della sindaca. In altre parole, è stata banalmente fatta una somma algebrica degli emolumenti delle persone che nell’organigramma figurano sotto il Gabinetto della Sindaca, facendo a mio avviso un triplice errore».