Caos buoni pasto «Qui Ticket»: a Torino rischiano di chiudere decine di locali
Le piccole attività in ginocchio a causa dei mancati pagamenti: qualcuno ha dovuto chiudere, altri licenziare dipendenti per rientrare nei costi
TORINO - Serrande abbassate, il cartello «vendesi attività», un misto di rabbia e tristezza. A Torino decine di locali tra bar, ristoranti e market, rischiano di chiudere per colpe non loro: parliamo dei creditori di «Qui Ticket», azienda di buoni pasto ormai fallita.
CAOS QUI TICKET - Se da una parte il fallimento di «Qui Ticket» è cosa certa, dall’altra vi sono decine di proprietari di locali che la cifra attesa da «Qui Ticket» non la vedranno mai. L’hanno persa per sempre. Un problema non da poco, soprattutto per le piccole attività e in particolar modo per quelle aperte solo a pranzo, dove i buoni pasto incidono pesantemente sul fatturato. Come rivelato da La Stampa, si parla di buchi milionari. C’è chi registra mancati pagamenti per 11.000 euro, chi 25.000 e chi, come la catena Exki, registra un buco pari a 90.000 euro. Se per i supermercati e le catene il problema è grave ma comunque risolvibile, i piccoli commercianti si ritrovano invece in ginocchio. In via Bologna, il bar Portico 74 ha dovuto chiudere. Altri invece, per rientrare nella spesa, sono stati costretti a licenziare dipendenti e abbassare così i costi. Insomma, una situazione decisamente spiacevole da qualsiasi punto la si voglia guardare.
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