28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
CRONACA

Festa del Sacrificio, a Torino migliaia di musulmani. L’assessore: «Costruiamo il domani insieme»

Migliaia di musulmani a Parco Dora. L’Aidaa: «500.000 animali sgozzati e lasciati e morire in Italia. Aboliamo questa festa, è un orrore»

TORINO - Migliaia di musulmani si sono ritrovati questa mattina al Parco Dora, a Torino, per celebrare l’inizio della ʿīd al-aḍḥā, più conosciuta come «Festa del Sacrificio». La festa è una delle principali ricorrenze della comunità musulmana in cui, oltre ai consueti riti religiosi, è previsto il sacrificio di un animale (bovino, ovino, caprino o camelide) mediante lo sgozzamento.

IL DISCORSO DELL’ASSESSORE - A dare il saluto delle autorità alla comunità musulmana torinese, in sostituzione della sindaca, è stato l’assessore ai Diritti Marco Giusta: «Oggi musulmani e musulmane vivono la nostra città, vivono il nostro Paese, vivono l’Europa. Sono cittadine e cittadini, sono compagni di classe dei nostri figli e colleghe, amiche e parenti. Le comunità musulmane vivono le stesse gioie e gli stessi lutti, come la tragedia di Ferragosto a Genova, in cui due delle vittime erano di fede islamica. È bene ripeterlo, chiaro e forte: musulmani e musulmane sono parte integrante della nostra società, come i cattolici, i valdesi, gli ebrei, gli atei e persone appartenenti a tutte le altre fedi e spiritualità. Ed è bene ripeterlo perché c’è chi nega questa semplice realtà. Se lo fa non è perché è cieco, lo fa perché ha un’altra idea di società, una società immobile, che non cambia, che ha sempre le stesse strutture di potere. Il bianco un gradino sopra chi bianco non è. L’uomo un gradino sopra la donna, e tutti due gradini sopra musulmani, migranti, «minoranze» in ogni possibile accezione». Poi l’invito dell’assessore a tutta la comunità: «Io sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto fino a ieri, sono determinato a lottare oggi, sono qui a chiamarvi a fare, insieme a noi, la vostra parte per il mondo di domani».

L’AIDAA: «BASTA ANIMALI SGOZZATI» - Se da una parte vi è senz’altro un’apertura forte verso le tradizioni della comunità musulmana, le comunità degli animalisti insorgono. Nessuna preclusione verso i musulmani, ma un rifiuto netto e perentorio verso una tradizione che prevede l’uccisione, molto spesso brutale, di centinaia di migliaia di animali in tutta Italia. Lorenzo Croce, presidente dell’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, spiega: «In Italia sono circa mezzo milione gli animali che oggi vengono sgozzati e lasciati morire dissanguati tra atroci sofferenze. Il governo dovrebbe mettere un freno a questa barbarie cosi come dovrebbe mettere un freno alle uccisioni rituali per le pasque cristiane ed ebraiche. E’ vero che la legge ammette queste macellazioni cruente,ma purtroppo molte di queste si svolgono anche da noi in maniera illegale, ci auguriamo che i controlli nelle zone ad alta densità musulmana nelle grandi città siano rigorosi per stroncare le macellazioni clandestine che spesso avvengono anche davanti ai bambini». In Piemonte la comunità musulmana supera abbondantemente le 100.000 persone, ragion per cui è lecito pensare che in questi giorni 40.000 animali verranno uccisi.