27 aprile 2024
Aggiornato 08:30
caccia

C'è la nuova legge sulla caccia: nelle domeniche di settembre non si spara

La Regione approva una nuova legge sulla caccia attiva in tutto il Piemonte

TORINO - E’ stata approvata questa mattina a Palazzo Lascaris, con 29 voti favorevoli e 17 contrari, la nuova Legge sulla Caccia che proibisce - tra le altre cose - di effettuare l’attività venatoria nelle domeniche di settembre. Nonostante la vivace protesta delle associazioni di cacciatori piemontesi e dell’opposizione, alla fine, la giunta Chiamparino ha avuto la meglio.

SODDISFAZIONE PER CHIAMPARINO - Del resto erano sei anni che il Piemonte era privo di una legge sulla caccia. Per Sergio Chiamparino si tratta di una grande soddisfazione, una legge che non ha alcun scopo punitivo nei confronti dei cacciatori ed è nel pieno rispetto della tutela dell’ambiente e dei cittadini.

LA LEGGE - Nello specifico, il testo approvato questa mattina a Palazzo Lascaris, prevede la massima tutela per 15 specie (fischione, mestolone, canapiglia, codone, moriglione, marzaiola, folaga, porciglione, frullino, pavoncella, combattente, allodola, merlo, pernice bianca, lepre variabile), completamente escluse dal calendario, l’obbligo di una prova di tiro per la caccia di selezione, l’aumento della superficie venatoria minima degli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini, il riconoscimento della possibilità di commercializzare gli animali abbattuti e, come detto, il divieto di caccia nelle domeniche di settembre.

LA PROTESTA - Proprio quest’ultimo punto aveva spinto quasi 8mila cacciatori a manifestare, lo scorso 8 giugno, per le strade di Torino, fin sotto al Palazzo della Regione. Per l’Associazione Nazionale Libera Caccia si tratta di una legge che limita notevolmente l’attività dei cacciatori, soprattutto quella di coloro che, lavorando durante la settimana, possono dedicarsi all’attività venatoria solo la domenica.