29 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Inaugurazione

Nuovo reparto universitario di maternità al Sant'Anna, un progetto da 2,5 milioni di euro

“Questo progetto vuole essere a sostegno delle mamme, affinché la loro quotidianità in ospedale non si trasformi in isolamento, ma soprattutto diventi un sostegno per le loro famiglie”

TORINO - Questa mattina è stato inaugurato il nuovo reparto universitario di maternità dell'ospedale Sant'Anna di Torino, tra i più grandi d'Europa per la ginecologia e l'ostetricia, con oltre 7.000 parti l'anno da genitori provenienti da quasi 90 Paesi. I numeri sono di quelli importanti: 1.750 metri quadrati di struttura, 35 posti letto, 15 camere doppie e 5 singole. Aree di consultazione, spazi di privacy e relazione, forme, materiali, luci e colori per favorire l'armonia, risorsa di ben-essere per ogni individuo.

Il progetto è stato studiato per essere un luogo in cui le Arti contribuiscono all'Arte della cura, grazie alla generosità degli artisti: opere di arte visiva connotano l'ambiente come un giardino, la musica dal vivo dà il benvenuto alla Vita e ad ogni neonata/o viene dato un Passaporto Culturale che spalanca alle famiglie le porte di 32 musei Family and Kids Friendly.

Il nuovo reparto è stato concepito per un approccio bio-psico-sociale alla cura, considerando il contributo che i luoghi e il senso di armonia possono dare al ben-essere individuale e collettivo. Dal centro di accoglienza del reparto si sviluppano in direzioni contrapposte due corridoi il cui pavimento è il risultato di un restauro accurato del marmo originale. Nell'area centrale sono contenuti tutti i locali operativi: sale visita, area di monitoraggio delle condizioni materne e fetali e sale di consultazione. In un'area contigua al reparto è stata prevista un'ampia zona di attesa per i visitatori. Il reparto è interamente condizionato con aria trattata per mantenere un'umidità costante, sia in inverno che in estate.

Il nuovo reparto è frutto di un cantiere durato due anni: un progetto del valore complessivo di 2.447.000 euro in cooperazione inter-istituzionale, tra pubblico e privato, tra l'Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza, che ha investito 240.000 euro, la Compagnia di San Paolo - principale investitore con un contributo di 2.000.000 di euro – e la Fondazione Medicina a Misura di Donna, che ha partecipato con 207.000 euro alla realizzazione di opere, grazie ai contributi diretti e indiretti di coloro che hanno creduto nel progetto - imprese, privati, artisti - e alle competenze del proprio Consiglio e network.