Scritte sui muri e facciate dei condomini degradate e sporche: interviene il Comune
Le agevolazioni sono state concesse perché ogni vent’anni sarebbe obbligatorio dare una “pulita” alla facciata di ogni stabile, ma vista la crisi per molti questa è diventata una spesa tutt’altro che prioritaria. E ci rimette tutta la città
TORINO - Sono una cinquantina i rifacimenti delle facciate dei palazzi di Torino autorizzate dal Comune che prevedono agevolazioni, in particolare sull’occupazione del suolo pubblico. L’iniziativa è stata messa in campo visto che il Regolamento Piano del Colore, e allo stesso modo anche il Regolamento di Polizia Urbana, prevedono l’obbligo per tutti i proprietari di mantenere in buono stato i fronti dei loro edifici e di provvedere almeno ogni 20 anni alla manutenzione e/o al rifacimento delle coloriture delle facciate e almeno ogni 7 anni ad analoghi interventi degli ambienti porticati e delle gallerie. Ma, visto la particolare situazione economica in cui versano tantissime famiglie, questo spesso non viene rispettato e così ci sono zone in cui i palazzi sono fatiscenti e brutti alla vista.
LE AGEVOLAZIONI - Si parla soprattutto di occupazione del suolo pubblico, quel canone dovuto al Comune per poter avere a disposizione una zona in cui allestire ponteggi, posizionare camion o per altri usi. Il canone è calcolato in base alla superficie occupata, alla durata e tipologia dell'occupazione e alla tariffa riferita alla categoria viaria cittadina (il territorio è diviso in cinque categorie). E’ stato calcolato che, con le agevolazioni attuali, il risparmio medio dei condomini è di circa 2.500 euro: se si fa richiesta di suolo pubblico per ritinteggiare la facciata del proprio stabile, il costo dell’occupazione del suolo pubblico viene «scontata» del 75%, mentre per tutte le altre tipologie di intervento del 30%. Ancora: le agevolazioni riguardano anche la rimozione delle scritte nella parte inferiore degli stabili: in questo caso non è dovuto alcun canone. Stesso discorso per la pulizia e la tinteggiatura dei portici del centro cittadino, intervento che dovrebbe essere fatto almeno ogni 7 anni.
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