28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Arresti

Rapina e tentato omicidio per 25mila euro, due sessantenni arrestati dalla polizia

Avevano rapinato il titolare di due sale slot che si stava recando in banca a versare il cospicuo incasso. Armati di pistola, quando sono stati inseguiti, hanno sparato rischiando di uccidere la vittima derubata

TORINO - Tentato omicidio, rapina aggravata, ricettazione di un’autovettura e di una pistola con matricola abrasa e il furto di un’altra auto. Queste i reati per cui il personale della Squadra Mobile della polizia di Stato ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di S.S., classe 1952, pluripregiudicato anche per reati eversivi, e per A.G., classe 1954. L’arresto per i due è arrivato al termine di un’articolata attività di indagine che ha permesso di contestare ai due soggetti il tentato omicidio e gli altri reati.

I FATTI - Lo scorso inverno, in una mattina in settimana, il titolare di due sale slot della città aveva prelevato 25mila euro in contanti e si era recato in banca per versare l’incasso. Quando l’ignara vittima era scesa dalla sua auto era stato avvicinato da due soggetti armati di pistola e parzialmente travisati. L’obiettivo erano i contati e con le minacce erano riusciti a farseli consegnare e fuggire. Il titolare non si era dato per vinto e si metteva al loro inseguimento, prima a piedi e poi in auto. Vedendo l’insistenza della vittima, uno dei due rapinatori aveva esploso alcuni colpi di pistola all’indirizzo della vettura che li seguiva, colpendo sotto il montante del parabrezza dell’auto della vittima ad altezza del viso, fortunatamente senza causare danni alla persona.

LE INDAGINI - L’attività d’indagine è partita da un elemento: l’auto dei rapinatori, ben descritta dalla vittima del tentato omicidio. La ricerca dei due soggetti ha una svolta durane una perquisizione in un appartamento nella zona ospedali della città: all’interno dell’appartamento, infatti, viene trovato uno dei due ricercati, in quel momento latitante per non aver fatto rientro presso la casa lavoro ove era ristretto. L’uomo è trovato in possesso di una pistola marca Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa con i relativi colpi e altro munizionamento. Grazie agli accertamenti balistici, è stato appurato che proprio quell’arma era stata utilizzata per il compimento della rapina su cui si indagava.