24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Storie di Torino

Curiosità su Torino: perché piazza XVIII Dicembre si chiama in questo modo?

La data si riferisce alla "Strage di Torino" avvenuta nel 1922. Sotto i colpi fascisti persero la vita 11 persone e ne rimasero ferite altre 26

TORINO - Centinaia di migliaia di torinesi e turisti ogni giorno popolano piazza XVIII Dicembre nel cuore centrale della città. Una piazza nominata tantissime volte anche per la fermata della metropolitana inaugurata nel 2006 in tempo per le Olimpiadi invernali. Ma perché si chiama così? Non certo per ricordare le feste natalizie, anzi, si riferisce a una data precisa e non felice per la storia di Torino. Il periodo tra il 18 e il 20 dicembre dicembre 1922 infatti è ricordato come quello della «Strage di Torino».

LA STRAGE - I fatti si riferiscono a un grave eccidio compiuto dai fascisti in cui persero la vita 11 persone e ne rimasero ferite altre 26. Il tutto iniziò nella notte tra sabato 16 e domenica 17 dicembre 1922 nell’odierno quartiere Nizza Millefonti, tra via Nizza e corso Spezia, ci fu uno scontro a fuoco in cui rimasero feriti quattro militanti fascisti, due dei quali (il ferroviere 26enne Giuseppe Dresda e lo studente 22enne Lucio Bazzani) morirono nel giro di qualche ora. Dietro l’omicidio c’era la mano del tranviere 22enne Francesco Prato che, per sfuggire a una morte certa, riuscì a fuggire nonostante una gamba ferita. Si rifugiò in un palazzo di corso Spezia e, solo successivamente, venne espatriato in Unione Sovietica. Ma torniamo alla notte del duplice omicidio. Quei due morti fecero iniziare le ricerche anche alla polizia che avviarono la reazione delle squadre d’azione fasciste. «I nostri morti non si piangono, si vendicano», così disse Piero Brandimarte, il capo delle squadre d’azione fasciste. E così fu. Gli scontri dei giorni seguenti portarono alla morte di 14 uomini e al ferimento di altri 26.

LE VITTIME - Il 18 dicembre 1922 vennero assassinati Carlo Berruti, Matteo Chiolero, Erminio Andreone, Pietro Ferrer, Andrea Ghiomo, Matteo Tarizzo, Leone Mazzola e Giovanni Massaro. Il giorno seguente persero la vita Cesare Pochettino, Angelo Quintagliè ed Evasio Becchio.

PIAZZA XVIII DICEMBRE - L’intersezione tra corso Bolzano e corso San Martino inizialmente venne chiamata piazza San Martino, a ricordare l’omonima battaglia del 24 giugno 1859 nel contesto della seconda guerra d’indipendenza italiana. Solo nel 1946, in un periodo di cambiamenti nella toponomastica cittadina, la piazza divenne XVIII Dicembre.