23 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Elezioni politiche

Dopo Renzi, Chiamparino segretario del PD? «Perchè no»

Chiamparino, intervistato questa mattina, martedì 6 marzo, da Giorgio Zanchini ai microfoni di 'Radio anch'io' ha commentato la possibilità di ricoprire la carica di segretario del Partito Democratico

TORINO - «Perchè no» così il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sulla possibilità di succedere Matteo Renzi nell'incarico di segretario del Partito Democratico. Chiamparino, intervistato questa mattina, martedì 6 marzo, da Giorgio Zanchini ai microfoni di 'Radio anch'io' ha espresso la sua disponibilità a contribuire alla riorganizzazione delle alte sfere del PD.

CHIAMPARINO - «Ho settant'anni» ha detto Chiamparino, «ma una mano sono disposto a darla. Anche se il futuro non può essere sulle spalle di chi il futuro ce l'ha alle spalle». Infine, come già aveva fatto nei giorni scorsi invitando il partito a restare unito, Chiamparino ha commentato le dimissioni di Matteo Renzi, auspicando che il segretario uscente congeli le dimissioni e gestisca la questione in maniera collegiale. La forte divisione interna del Partito appare infatti, agli occhi di Chiamparino (e non solo) come uno dei più grandi problemi oggi del Partito Democratico.

ELEZIONI - «Il PD non deve sottrarrsi alle responsabilità nei confronti del paese», ha concluso Chiamparino parlando del futuro del governo, «ma non dobbiamo neppure andare a togliere le castagne dal fuoco agli altri. Deve decidere chi ha vinto». Una parte consistente dei cittadini italiani alle urne ha chiesto un cambiamento, ha spiegato Chiamparino, tornando a parlare del 4 marzo: «Non è un voto di protesta, è un voto di cambiamento. Noi non siamo stati capaci di contrapporre in questi anni una narrazione valida di una società che produce valore. Noi siamo stati carenti sul piano del progetto politico e perciò la gente si è rivolta altrove».