Vandalismo a Torino, utilizzi sempre più «fantasiosi» del bike sharing libero
Pare che non ci sia limite a questi atti di inciviltà che si susseguono ormai con regolarità nella città della Mole
TORINO - Sarebbe davvero molto bello poter smettere di raccontare gli atti di vandalismo che vengono perpetuati quotidianamente ai danni delle biciclette del free floating torinese. Dal loro arrivo in città, appena pochi mesi fa, a oggi, sono stati infatti numerosissimi i casi registrati di vandalismo o uso scorretto delle biciclette. Nonostante Torino si sia dimostrata in passato e si dimostri tutt'ora attenta al tema della mobilità sostenibile, sembra rigettare a tutti gli effetti l'insediamento in città del bike sharing libero. Se infatti tanti utenti fanno un uso corretto e apprezzano il servizio fornito da ben tre differenti compagnie a Torino, in tanti ancora paiono divertirsi a ridicolizzare il sistema.
BIKE SHARING - Dopo le biciclette trovate a galleggiare nel Po e nella Dora, dopo le due ruote manomesse e parcheggiate con le ruote rivolte al cielo o direttamente sui tetti delle automobili, ecco le ultime "fantasiose" trovate dei vandali di città. Una bicicletta di Mo-bike è stata avvistata domenica 28 gennaio incastrata tra le ringhiere di una chiesa del Quadrilatero Romano. E' di oggi, martedì 30 gennaio, invece la scoperta di una Gobee.bike utilizzata dall'utenza come un cestino dei rifiuti. Pare che non ci sia limite a questi atti di inciviltà, che si susseguono ormai con regolarità nella città della Mole.
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