28 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Emergenza senzatetto

Emergenza senzatetto, Appendino: «Non allontaneremo mai con la forza chi dorme in strada»

A prendere la parola in merito all'emergenza senzatetto per le strade della città è la sindaca della città Chiara Appendino

TORINO - E' più che mai vivo nella città della Mole il dibattito intorno all'emergenza senzatetto. A prendere la parola questa mattina, giovedì 25 gennaio, è la sindaca della città Chiara Appendino che, in merito alla questione ha confermato quanto già dichiarato nei giorni precedenti dall'assessora al Welfare, Sonia Schellino, ovvero che l'amministrazione non ha nessuna intenzione di allontanare con interventi forzosi coloro che dormono in strada. Nessuna eccezione per quel che riguarda i portici del centro: «L’emergenza povertà è fatta di uomini e donne che hanno bisogno di aiuto, e per quanto ci riguarda una persona che dorme al freddo in via Bologna non è diversa da una che dorme in via Roma» ha affermato la sindaca con un post apparso sulla sua pagina Facebook ufficiale. 

APPENDINO - Gli interventi di aiuto per questa fetta di popolazione in difficoltà, spiega Appendino, devono essere attuati di concerto con una serie di attori sul territorio. Fondamentale in questo senso l'aiuto della Diocesi di Torino, della Compagnia di San Paolo, dell'ASL ecc.. «Stiamo mettendo in campo tutti i mezzi possibili per affrontare questa emergenza, pur consapevoli che gli interventi devono essere a tutti i livelli, a partire dal Governo». ribadisce la sindaca, «Sono 113mila le persone assistite dal Banco Alimentare a Torino».

POVERTA' - «L'emergenza è umana» scrive Appendino sui social e ricorda che, secondo gli ultimi dati Eurostat, l’Italia è il Paese che conta il maggior numero di poveri in Europa. Lo scorso anno, le persone a rischio povertà o esclusione sociale erano il 30%. Circa una su tre. «Pensateci un attimo», prosegue, «Ogni due persone che possono vivere una vita «normale» (es. affrontare spese impreviste, vivere in una casa riscaldata, pagare le bollette, mangiare fuori una volta al mese, etc…) ce n’è una che questa possibilità non ce l’ha. Parliamo di un totale di 4 milioni e 742mila individui secondo l’Istat. Più di tutti gli abitanti del Piemonte». E il quadro è in continuo mutamento. L'età media degli individui colpiti dalla povertà si è abbassata fino a toccare gli under 35, le nazionalità delle persone coinvolte è sempre più eterogenea e l'emergenza è più che mai una priorità.