Spray urticante in piazza San Carlo nella tragica notte, la pista non è ancora esclusa (anzi)
Oggi gli specialisti dei laboratori di chimica forense cercheranno sui materiali recuperati nella piazza e messi sotto sequestro, eventuali residui di spray
TORINO - Passano i mesi ma ancora il mistero di cosa abbia scatenato la folla di piazza San Carlo nella notte della finale di Champions League rimane. Oggi è una giornata importante per le indagini perché la Procura di Torino ha affidato agli specialisti dei laboratori di chimica forense il compito di cercare, sui materiali recuperati nella piazza e messi sotto sequestro a scopi investigativi, eventuali residui di spray urticante. Non è stata ancora esclusa dunque l’ipotesi dei «cattivi odori» coma causa scatenante del panico che ha portato al ferimento di oltre 1.500 persone che si erano riunite di fronte al maxischermo messo in centro. Qualche giorno dopo una di queste, Erika Pioletti, morì in ospedale.
INDAGATI - L’indagine su piazza San Carlo conta 21 persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui la sindaca Chiara Appendino che quella sera era a Cardiff per vedere la finale tra Juventus e Real Madrid, l’ex Capo di Gabinetto Paolo Giordana, il prefetto Renato Saccone e l'ex questore Angelo Sanna. Le persone offese sono 346.
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