In Piemonte 200mila persone soffrono d'asma, la Regione mette a punto il «Progetto Asma»
Lo scopo del progetto è limitare l’incidenza di asma grave non controllata, contenere di conseguenza le visite ambulatoriali e gli accessi in emergenza
TORINO - In Piemonte oltre 200mila persone soffrono di asma, tra loro la maggior parte è in giovane età. Per quella che è di fatto una delle malattie croniche più diffuse, la Regione Piemonte ha messo a punto il «Progetto Asma: aderenza alla terapia e farmacia di comunità», un piano che coinvolge l’Università degli Studi di Torino, l’Ordine dei farmacisti della Provincia di Torino e Federfarma Piemonte e che si pone l’obiettivo di migliorare le cure contro l’asma.
CORSI DEDICATI AL TEMA - La Regione nelle prossime settimane selezionerà 200 farmacie piemontesi che parteciperanno all’iniziativa e frequenteranno un corso di formazione dedicato al tema: saranno infatti i farmacisti a coinvolgere direttamente i pazienti, attraverso dei questionari elaborati da un apposito Comitato scientifico e mirati a conoscere principalmente l’aderenza alle terapie prescritte e la misurazione del livello di controllo dell’asma. I farmacisti forniranno poi ai pazienti aiuto e indicazioni sul corretto uso dei medicinali e sulle pratiche per ridurre l’impatto della malattia.
LIMITARE L’INCIDENZA - Lo scopo del progetto è quello di limitare l’incidenza di asma grave non controllata, contenere di conseguenza le visite ambulatoriali, gli accessi in emergenza e i ricoveri e, in particolare, ridurre i fenomeni di degenerazione della malattia verso la Bpco, la broncopneumopatia cronica ostruttiva. «Si tratta di un progetto che ritengo estremamente importante», ha sottolineato l’assessore alla Sanità Antonio Saitta, «perché punta a ottenere miglioramenti concreti nell’approccio alla malattia semplicemente attraverso l’appropriatezza delle cure e la corretta conoscenza delle terapie. Un modello che, in base ai riscontri ottenuti, potrà essere esteso e ampliato».
PRIMI RISULTATI - I primi risultati del progetto pilota già condotto a livello nazionale su quattro province (fra cui Torino) sono significativi. E’ emerso infatti come quasi la metà dei pazienti coinvolti non fosse sufficientemente aderente alle terapie, e come ben il 60% riscontrasse problemi nell’uso dei medicinali. Gli esiti sono stati incoraggianti: al termine del programma è stato riscontrato fra i pazienti un aumento del 25% del controllo dell’asma, un incremento del 38% dell’aderenza ai medicinali prescritti, una riduzione dell’8% dei medicinali utilizzati e in generale dei farmaci controindicati, un aumento del 78% della possibilità di avere un’asma controllata.
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