4 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Cronaca

Miracolo a Natale: tre donne salvate da una «maratona di trapianti»

I medici hanno lavorato ininterrottamente, per diverse ore. Il risultato? Straordinario, tre donne salvate

TORINO - C'è chi a Natale non smette di lavorare e anzi, salva vite. Sono i medici torinesi, protagonisti, nella notte del 25 dicembre, di una maratona di trapianti capace di salvare la vita a tre donne. La donazione di organi, il dono più grande, ha permesso ai medici di eseguire tre trapianti per un totale di 16 ore di lavoro ininterrotto. 

IL TRAPIANTO - Un vero e proprio miracolo di Natale quindi, che ha come protagonisti i medici dell'ospedale Molinette. La maratona è stata coordinata dal Centro Regionale Trapianti, diretto dal professor Antonio Amoroso, ed è iniziata nella tarda notte tra il 24 e il 25 con un trapianto di entrambi i polmoni su un'unica ricevente, una donna di 52 anni, affetta da bronco pneumopatia cronico ostruttiva. Il trapianto, durante cinque ore circa, è stato effettuato dall'equipe del professor Mauro Rinaldi: è tecnicamente riuscito e ora la paziente si trova in terapia intensiva cardiochirurgia.

GLI ALTRI TRAPIANTI - Poco dopo è stato effettuato un raro trapianto combinato fegato-rene su una donna di 59 anni, affetta da epatopatia policistica. Per quanto riguarda il fegato la prima parte è stata effettuata dall'équipe del professor Mauro Salizzoni, mentre la seconda per il rene ha visto in sala operatoria gli urologi del professor Paolo Gontero ed i chirurghi vascolari del dottor Maurizio Merlo, coadiuvati dai nefrologi del professor Luigi Biancone. Il doppio intervento durato circa 7 ore è tecnicamente riuscito ed ora la paziente si trova in terapia intensiva del dottor Pier Paolo Donadio. Infine il secondo rene è stato trapiantato il giorno di Natale su una donna di 44 anni, affetta da glomerosclerosi. L'intervento di circa 4 ore, effettuato dalle medesime équipe del rene precedente, è tecnicamente riuscito ed ora la donna si trova in terapia intensiva dei trapianti renali. Le cornee e la cute donate si trovano ora presso le relative banche dei tessuti. Le donne sono salve: hanno ricevuto il dono più grande, una nuova vita in occasione del Natale.