25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Cronaca

Nas nei ristoranti di lusso: multato il Bistrot di Cannavacciuolo, denunciata la moglie

Alcuni prodotti congelati erano segnati nel menù come freschi, mentre di altri non era specificata la tracciabilità

TORINO - Guai in vista per il celebre chef Antonino Cannacacciuolo: nelle ultime settimane, i Nas dei carabinieri e alcuni ispettori dell’Asl hanno svolto una serie di controlli nei ristoranti più esclusivi della città, trovando diverse anomalie. Anomalie che hanno interessato anche il bistrot inaugurato dello chef qualche mese fa dietro la Gran Madre. I controlli si sono risolti con una multa per il locale (1500 euro circa) e la denuncia  per il direttore del bistrot e la responsabile del locale, la moglie di Cannavacciuolo.

MULTE E DENUNCE - Per quale motivo il locale è stato multato? Per la non tracciabilità di alcuni prodotti. Un altro problema è emerso una volta aperto il congelatore della cucina. Nessun cibo tenuto o conservato male, anzi. Tutto tenuto molto bene, peccato che alcuni alimenti come pasta, dolci e pesce fossero sottoposti al processo di abbattimento, ma questo particolare fosse segnalato solo al fondo del menù presentato ai clienti e non a fianco di ogni singola portata. Insomma, chi andava a mangiare non sempre era consapevole se un alimento fosse fresco o congelato. Una svista non da poco, costata la denuncia per frode in commercio. I torinesi comunque sembrano aver apprezzato la cucina proposta dalla brigata dello chef Cannavacciuolo: il locale è sempre pieno, prenotare un tavolo è difficile. Da capire se questo intoppo amministrativo possa incidere sugli affari. Chi sta vicino allo chef racconta di un Cannavacciuolo seccato per regole troppo rigide e volte a penalizzare chi ogni giorno si impegna per portare in tavola cibi di qualità.

ALTRI RISTORANTI - Cannavacciuolo è comunque in buona compagnia, perché anche altri ristoratori di lusso hanno dovuto subire le indagini dei Nas e dell’Asl: al Vintage 1997, ristorante stellato, sono stati trovati prodotti scaduti e un magazzino con qualche carenza igienica di troppo. Il titolare si difende, spiega che il prodotto (miglio) era stato dimenticato e non sarebbe mai stato servito ai clienti. Non va meglio al celebre ristorante dell’Hotel Principi di Piemonte, sanzionato per 2000 euro. Il motivo? Contenitori senza indicazione dei prodotti conservati al loro interno e data di preparazione.