19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Gusto e territorio

Grande successo per «50 anni Doc» la tre giorni dedicata ai vini del Canavese

Un evento mai visto prima quello organizzato dal Consorzio di tutela e valorizzazione Caluso, Carema e Canavese che ha acceso i riflettori sulle produzioni d'eccellenza del territorio

IVREA - Un grandissimo successo per «50 anni Doc» l'evento organizzato dal Consorzio di tutela valorizzazione vini DOCG Erbaluce di Caluso e Doc Nebbiolo di Carema e Canavese. Una tre giorni intensa al Castello di Parella (dal 28 al 30 ottobre) che ha dimostrato come «quando si è uniti si vince» ha spiegato l'organizzatore Daniele Lucca che continua: «Il Consorzio di tutela ha portato a casa un evento importantissimo grazie all'unione vera e propria di tutti i produttori che si sono dati da fare e grazie al lavoro di Caterina Andorno, presidente del Consorzio e a tutta l'organizzazione». Più di 400 persone hanno partecipato all'evento, tutti quanti eno-appassionati da Lombardia, Veneto, Piemonte che sono state le regioni più rappresentate ma presenze anche da Liguria, Sicilia e Campania. Inoltre, per la prima volta, il meglio del giornalismo di settore enologico italiano e internazionale si è presentato in Canavese. In particolare, tra i giornalisti presenti, nomi altisonanti come Richard Baudains, Stephen Brook di Decanter, il direttore responsabile di Gambero Rosso vini Gianni Fabrizio, Saverio Fabrizio Russo responsabile del più importante blog vinicolo italiano Wine Blog Roll, Marco Mangiarotti giornalista responsabile tra le altre cose della sezione food del Giorno; nonché i giornalisti delle principali testate quotidiane dell'enogastronomia Davide Panzieri di Slow Wine, Bruno Boveri de La Voce del Vino, Silvio Barberi dell'Università di Scienze Gastronomiche.

L'evento
La cena di gala di sabato 28 ottobre si è svolta in un'atmosfera meravigliosa con la presenza dell'attore e autore comico Dario Cassini, innamorato del Canavese da più di vent'anni, che ha regalato qualche riflessione simpatica sul mondo del vino e non solo. Il momento centrale della manifestazione è stata la tavola rotonda di domenica 29 ottobre con interventi assoluti, tra cui quelli di Giorgio Ferrero Assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, di Alberto Cirio Parlamentare europeo. Inoltre, Silvio Barbero Vice Presidente Uni.S.G Pollenzo è intervenuto per ribadire l'importanza dell'unione dei produttori per rilanciare l'immagine del territorio ed ancora interventi innovativi di giovani produttori ed in fine la voce dell'esperienza nella persona dell'enologo Gaspare Buscemi. Lunedì 30 ottobre si sono riaperte le degustazioni ma l'evento centrale è stato il press tour del Canavese nel quale i giornalisti hanno potuto toccare con mano la realtà produttiva del Canavese con tutte le sue sfaccettature: dall'affinatore di formaggi della Val Chiusella Matteo Villa, al Mulino di Candia Roccati dove vengono prodotte delle farine meravigliose con gli antichi mais, all'azienda agricola La Cascinassa, un'azienda didattica dell'Università di Scienze Gastronomiche di Slow Food.

La prestigiosa chiusura
In fine la chiusura in grande bellezza con Luca Martini, miglior sommelier del mondo 2013, che ha accompagnato una degustazione molto particolare ed esclusiva di annate vecchie di Erbaluce e Carema in paragone con annate giovani. Un cammino molto bello in cui Martini ha esaltato la bellezza e le potenzialità e la poesia di questi vini, raccontandoli con maestria aprendo anche nuovi modi di approccio alla degustazione emozionando tutti i presenti. Tanta la felicità da parte di tutti i produttori che hanno avuto modo sia di far degustare i loro vini ai giornalisti che ad una miriade di eno-appassionati molto preparati. «Il gradimento è stato assoluto - spiega ancora Daniele Lucca - In Canavese si produce vino di alta qualità tra cui alcuni grandissimi vini che possono figurare sicuramente nel panorama internazionale - e continua - E' stato l'anno zero di un evento che è partito con un entusiasmo incredibile da parte di tutti i produttori consorziati che sono pronti a fare ancora meglio. L'intero evento è stato di uno standard qualitativo altissimo mai visto prima in Canavese sia per l'importanza degli ospiti presenti sia per la sede del Castello di Parella ma soprattutto per i contenuti e per la modalità con la quale i contenuti sono stati trattati».