25 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Scontri G7

Scontri G7, polemica infinita: Di Maio contro Renzi in difesa di Appendino

Il vicesindaco Guido Montanari pubblica un post e poi lo cancella, Matteo Renzi si scaglia contro l’amministrazione pentastellata. Il G7 è finito, le polemiche no

TORINO - Chiara Appendino. Matteo Renzi. Luigi Di Maio. Sono questi i protagonisti di un triangolo delle polemiche che di triangolo ha ben poco, perché al dibattito infinito sugli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine si iscrivono altre personalità della politica torinese. Uno su tutti? Guido Molinari. Il vicesindaco di Torino infatti ha pensato di «alimentare» ulteriormente le polemiche con un post ironico sulle brioches utilizzate dai contestatori come arieti per sfondare il cordone della polizia. Un post rimosso, anche perché molto lontano dalla solidarietà espressa da Appendino verso le forze dell’ordine ferite.

PARLA RENZI - Finita qui? Assolutamente no, perché anche Matteo Renzi ha voluto commentare i disordini e il (suo) manichino decapitato dai manifestanti con una ghigliottina: «Non mi fanno impressione le pagliacciate. Però in questa vicenda ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell'ordine che vengono feriti sul serio, non a parole. Le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni. E ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza - o la voglia - di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale. Troppo facile prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei. Ci avevano chiesto di portare il G7 a Torino e poi hanno fatto fare una figuraccia all'anima profonda e solidale di questa città, prima capitale d'Italia. Peccato. Il mio affetto, la mia solidarietà, la mia gratitudine alle forze dell'ordine e agli agenti feriti».

MONTANARI RISPONDE - Che Guido Montanari fosse una delle persone più avverse al G7 è cosa nota. Il vicesindaco, dopo aver rimosso il post in cui ironizzava sulle brioches, ha precisato ulteriormente la sua posizione: «L'Amministrazione ha garantito accessibilità e accoglienza. Personalmente ho giudicato il G7 inutile e anacronistico, ma ho fatto appello per manifestare pacificamente. Esprimo un pensiero riconoscente alle forze dell'ordine e in particolare ai feriti che spero si riprendano presto. Con il loro sacrificio e competenza hanno permesso a chi lo voleva di esprimere le proprie idee nei limiti della legalità e del dettato costituzionale». Dopo la «carota» e le frasi diplomatiche, non manca la stoccata a Matteo Renzi: «Secondo Renzi in questo Paese non ci deve essere espressione critica sul potere. Secondo Renzi chi ha manifestato dissenso nei confronti degli obiettivi e delle forme del G7 è un delinquente a prescindere, lontano dalle istituzioni. A Torino amministratori e consiglieri che hanno espresso posizioni critiche o hanno partecipato a cortei sono stati accomunati ai delinquenti che hanno bruciato cassonetti o attaccato le forze dell'ordine. Respingo questa visione che è provocatoria e lontana dalla realtà».

DI MAIO E APPENDINO - L’argomento è importante e tra Partito Democratico e M5S si gioca un confronto a distanza senza alcuna esclusione di colpi. L’ultimo a intervenire, in ordine cronologico, è Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle: «Le violenze non fanno parte del dna del MoVimento 5 Stelle ed è bene sottolinearlo. Soprattutto davanti a Renzi che perde l'occasione di tacere per attaccare l'amministrazione di Torino. Anziché sfruttare cinicamente questi episodi di violenza per una sterile polemica politica, avrebbe potuto limitarsi a solidarizzare con gli agenti e le istituzioni». E Appendino? La sindaca, molto vicina al Questore durante il meeting, ha subito condannato senza se e senza ma le violenze. L’appoggio alle forze dell’ordine è stato totale, ma qualcuno ora le chiede qualcosa di più: una «strigliata» verso i consiglieri e i membri della Giunta che hanno tenuto posizioni ambigue per tutto il G7. Insomma: il G7 è finito, le polemiche sono appena iniziate.