28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Incidenti piazza San Carlo

Incidenti in piazza San Carlo, da lunedì gli interrogatori: obiettivo scoprire cosa è realmente successo

Mentre i pubblici ministeri stanno continuando ad analizzare i documenti sequestrati in Comune, Questura, Prefettura e nella sede di Turismo Torino, si preparano agli interrogatori che prenderanno il via la prossima settimana

TORINO - A tre settimane dagli incidenti di piazza San Carlo non si sa ancora cosa abbia scatenato la psicosi collettiva che ha portato al ferimento di oltre 1.500 persone e alla morte della trentottenne di Domodossola Erika Pioletti. Di quella drammatica serata si stanno occupando i pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo che, a partire da lunedì prossimo, il 26 giugno, inizieranno gli interrogatori nella speranza di scoprire la causa scatenante di tutto lo scompiglio. I primi a essere ascoltati dai pm saranno i dirigenti di Turismo Torino, l’organismo che ha organizzato l’evento, e alcuni funzionari del Comune.

Tante le ipotesi
In questi venti giorni sono state spese tante parole sui fatti del 3 giugno. Diverse anche le ipotesi, come quella del ragazzo con lo zaino che a braccia alzate ha creato un vuoto attorno a sé come se avesse una bomba addosso, ma che dopo essere stato interrogato è stato liberato subito, oppure la teoria dello spray urticante partito dai condotti di areazione del parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo, o ancora lo scoppio di un petardo da parte di qualcuno. Insomma, la verità è ancora lontana ma la Procura ci sta lavorando e da lunedì potrebbero arrivare risposte più precise. Intanto gli stessi pubblici ministeri stanno ultimando le analisi dei documenti sequestrati relativi a quella serata in Comune, Questura, Prefettura e nella sede di Turismo Torino.