29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
3 giugno

Incidenti di piazza San Carlo, si indaga su uno spray urticante dal parcheggio sotterraneo

Dopo la morte di Erika Pioletti l’ipotesi di reato delle indagini si è trasformata da lesioni a omicidio colposo. La Procura ha fatto sapere che sta svolgendo accertamenti sull’impianto di aerazione del parcheggio di piazza San Carlo

TORINO - A poche ore dal decesso di Erika Pioletti, la trentottenne di Domodossola ricoverata per dodici giorni all’ospedale San Giovanni Bosco dove si è spenta nella serata di ieri alle 21.56, il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, fa sapere che non è ancora stata individuata la causa scatenante del panico della folla nella notte del 3 giugno scorso in piazza San Carlo. Proseguono le indagini, ma per il momento le piste sono diverse. Una cosa è certa, «l’epicentro dell’iniziale e improvviso spostamento di massa è stato individuato nella zona della piazza, all’altezza dei numeri civici 195 e 197, a cui ne è seguito un altro più contenuto dopo circa 10 minuti».

Difficoltà respiratorie per chi era in piazza
Su alcuni giornali negli scorsi giorni si era parlato del rumore dell’impianto di ventilazione del parcheggio sotterraneo come possibile rumore scambiato per uno scoppio. Su questo la Procura di Torino ha fatto alcune precisazioni: «Alcune delle persone sentite hanno riferito di avere accusato difficoltà respiratorie, equiparando la sintomatologia a quella causata dalla propagazione aerea di sostanze urticanti. Al fine di vagliare la fondatezza di tale circostanza, i vigili del fuoco di Torino sono stati incaricati di effettuare accertamenti relativi anche all’impianto di aerazione del parcheggio dislocato nel sottosuolo della piazza». Nessun rumore sospetto dunque, ma l’ipotesi di sostanze urticanti sì. Al fine di fare chiarezza inoltre è stata acquisita la documentazione concernente quella sera dalla Città di Torino, dalla Questura, dalla Prefettura, dalla polizia municipale, dal Servizio 118 e dal Consorzio Turismo Torino e Provincia.

Indagini per omicidio colposo
La morte di Erika Pioletti cambia tutto. L’inchiesta portata avanti dai pubblici ministeri Vincenzo Papaleo e Antonio Rinaudo aveva come ipotesi di reato lesioni plurime. Dopo il decesso della trentottenne di Domodossola questa sarà trasformata in omicidio colposo.