30 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Dramma di piazza San Carlo

Erika Pioletti è deceduta alle 21.56, non ce l'ha fatta la ragazza travolta: sarà lutto cittadino

La ragazza di 38 anni di Domodossola si è spenta in serata al San Giovanni Bosco. La sindaca Chiara Appendino ha fatto sapere che nel giorno dell’ultimo saluto la città di Torino sarà in lutto

TORINO - Erika Pioletti è deceduta alle 21.56. A comunicarlo è l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove la giovane 38enne di Domodossola era ricoverata dalla notte del 3 giugno dopo gli incidenti avvenuti in piazza San Carlo. Già questa mattina le speranze si erano spente quando nell’ultimo bollettino i medici avevano comunicato un gravissimo danno cerebrale con bassissime probabilità di sopravvivenza in stato vegetativo.

Espressa la volontà di donare gli organi
Nelle scorse ore i genitori di Erika avevano espresso il desiderio che non vi fosse accanimento terapeutico nei confronti della propria figlia. Una scelta condivisa dai medici dell'ospedale che dal 3 giugno avevano già messo in pratica ogni tentativo possibile, anche i trattamenti più aggressivi. Fino all'ultimo la situazione clinica della donna è stata molto delicata. Sergio Livigni, direttore della terapia intensiva del San Giovanni Bosco, aveva dato non più dell'1% di possibilità che Erika continuasse a vivere ma in uno stato vegetativo. "Purtroppo ci si aspetta il decesso della paziente in un brevissimo periodo temporale", si leggeva questa mattina sul bollettino medico. E in serata Erika si è spenta nel reparto di Rianimazione. I genitori hanno espresso la volontà di donare gli organi, ma l'ospedale ha precisato che non si potrà procedere perché la salma dovrà rimanere a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia. Ci sono indagini in corso da parte della Procura della Repubblica.

Sindaca appendino: «Lutto cittadino»
Appresa la notizia della morte di Erika Pioletti, in seguito ai traumi riportati nella notte della finale di Champions League, la sindaca Chiara Appendino ha espresso la vicinanza alla famiglia. "In un momento di così profondo dolore, ogni parola sarebbe superflua. Posso solo esprimere le più sincere condoglianze mie e di tutta la Città a familiari e amici di Erika». La prima cittadina ha anche fatto sapere che, per il giorno dell'ultimo saluto a Erika, sarà proclamato il lutto cittadino.

Travolta nella notte di follia
Erika Pioletti era residente a Domodossola ma nata a Beura Cardezza dove vivono i genitori, la nonna e lo zio. La sera del 3 giugno aveva accompagnato il fidanzato per vedere in piazza San Carlo la partita della Juventus che a Cardiff si giocava la finale di Champions League. Un’occasione unica per poter passare una serata di sport e di divertimento nel capoluogo piemontese. Ma la cronaca quella sera ha parlato tutt’altro che di sport e di divertimento: nel cuore di Torino è esplosa la paura e la psicosi per un attentato che in realtà non c’è mai stato. La folla impazzita ha travolto Erika, senza che qualcuno potesse aiutarla. E i traumi riportati quella notte sono risultati essere troppo gravi. Ha combattuto dodici giorni Erika in ospedale al San Giovanni Bosco, ma il suo cuore non ha retto. E alle 21.56 si è spenta.