29 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Storie dalla città

Nuovo Lidl in corso Traiano: 850mila euro al Comune, ma è un «colpo di grazia per i commercianti»

Il nuovo supermercato nascerà all’angolo con via Pio VII dove fino al 2013 aveva sede la stamperia Ages Arti Grafiche. Diverse le contestazioni, ma il vicesindaco fa una promessa: «Parte degli 850mila euro avranno una ricaduta sul quartiere»

TORINO - Nonostante il quartiere abbia già diversi supermercati, in corso Traiano, all’incrocio con via Pio VII, presto sorgerà un nuovo punto vendita della Lidl. Questo è il futuro - già annunciato e ufficiale - della struttura abbandonata al civico numero 126 che fino al 2013 aveva ospitato la stamperia Ages Arti Grafiche, un fiore all’occhiello gestito dalla famiglia Pasquario che, a causa della crisi, ha dovuto gettare la spugna. Per quasi tre anni quella grossa costruzione è rimasta un luogo senza una finalità e oggi l’amministrazione comunale, per bocca del vicesindaco con delega all’Urbanistica Guido Montanari, ha confermato la nascita del nuovo supermercato.

Oneri di urbanizzazione da 850mila euro
L’amministrazione della sindaca Chiara Appendino, ormai è noto, è contro la nascita di nuovi supermercati. La nuova costruzione sarebbe figlia della Giunta Fassino, ma probabilmente a fare gola al Comune ci sono anche gli oneri di urbanizzazione di 850mila euro che Lidl si è impegnata a versare nelle casse comunali. «Parte di quei soldi avranno una ricaduta sul quartiere», ha detto Montanari. Dal canto suo l’azienda, che con quello di corso Traiano avrà 15 punti vendita in città, realizzerà un attraversamento pedonale con semaforo sonorizzato e, all’interno del parcheggio, ci sarà uno spazio dedicato alle auto elettriche.

«Qui ci sono troppi supermercati, ma i soldi fanno gola»
La nascita del nuovo Lidl non è piaciuta a tutti, anzi. I commercianti della zona sono stati i primi a contestare la decisione, a cui ha fatto da portavoce il consigliere Alessandro Lupi: «Qui c’è una grande concentrazione di supermercati e i commercianti hanno già patito moltissimo», tuona Lupi, «La zona ha patito tanto, prima con la crisi della Fiat, poi la crisi economica e ora quella della concorrenza. Questo potrebbe essere il colpo di grazia per tanti». E sul perché l’attuale Giunta non abbia fatto nulla per fermare il progetto aggiunge: «Nessuna possibilità di tornare indietro: 850mila euro messi sul tavolo del Comune fanno gola per provare a chiudere in pareggio il bilancio».