5 maggio 2024
Aggiornato 07:30
Viabilità cittadina

Corso Matteotti chiuso al traffico veicolare: ecco come si vuol collegare la ciclabile di via Nizza

Tante le ipotesi dell’amministrazione comunale, ma a spuntarla dovrebbe essere quella della chiusura di un senso di marcia per permettere il passaggio esclusivo nella carreggiata di biciclette e trasporto pubblico

TORINO - E’ stato presentato il progetto preliminare della pista ciclabile che tra qualche mese dovrà collegare via Nizza con corso Matteotti. Un’idea nata con la delibera presentata dall’assessore alla Viabilità, Maria Lapietra, con cui sono stati autorizzati 200mila euro lordi per colmare alcuni «punti neri» delle ciclabili di Torino. Tradotto, i soldi devono servire per collegare le piste dedicate alle due ruote, già esistenti, creandone di nuove.

Le ipotesi dell'assessore Lapietra
Dopo il «non si fa nulla» della Circoscrizione, che ha dato parere negativo per sapere meglio cosa intenda fare l’amministrazione comunale, l’assessore Lapietra ha spiegato quali sono i piani per corso Matteotti. Tante le idee e le ipotesi tirate in ballo dall’ingegnere chiamata da Appendino a mettere mano alla mobilità cittadina, alcune delle quali rivoluzionarie. Tra un corso Matteotti con limite a 20 chilometri orari, «una scelta che mi piace», e l’eliminazione della sosta auto dal corso per lasciare spazio alla pista ciclabile, a spuntarla è stata la chiusura di corso Matteotti al traffico veicolare nel tratto che va da corso Re Umberto verso via XX Settembre, lasciando spazio alla corsia del trasporto pubblico locale di fianco a due corsie per le biciclette che potranno viaggiare in tutta la carreggiata in doppio senso di marcia. Dalla parte opposta, nel tratto che da corso XX Settembre a corso Re Umberto rimarrà una corsia per le auto (a senso unico) di fianco alla dedicata per i mezzi pubblici.

In corso Matteotti 150 auto all'ora
«A oggi il flusso è di circa 150 auto all’ora, un domani potrebbe essere di appena una decina», ha detto l’assessore Lapietra spiegando il progetto preliminare e aggiungendo che in quel tratto di corso Matteotti le intersezioni sono prevalentemente in uscita e che quindi non ci sarebbero grossi problemi. Questo dovrebbe permettere inoltre di risparmiare soldi rispetto ad altre alternative con cui intervenire sulla pista ciclabile di corso Siccardi.