2 ottobre 2025
Aggiornato 04:30
Consigliere FdI Marrone chiede che vengano respinti

Protesta dei nomadi a Palazzo Civico: Basta sgomberi

I nomadi del campo di Lungo Stura Lazio sono stati sfrattati in seguito alle disposizioni del progetto «La città possibile». Per questo sono scesi in piazza a manifestare per chiedere che gli sgomberi finiscano

TORINO – Adulti e bambini di origine nomade hanno sfilato da Palazzo Civico fino agli studi Rai contro lo sgombero del campo nomadi di Lungo Stura Lazio e gli sfratti dettati dal progetto «La città possibile». Quello che i nomadi chiedono è una casa per tutti dopo lo smembramento del campo e dopo che su quel campo ci hanno guadagnato indebitamente cooperative e associazioni.

Manifestazione pacifica
«Cooperative e associazioni si sono spartiti una torta di circa 5 milioni di euro, dopo la promessa che chi collaborava alla distruzione riceveva un'abitazione, sì, ma un monolocale a 250 euro al mese», protestano i nomadi. Di fronte a Palazzo Civico, però, oltre ai manifestanti c'erano anche i loro oppositori. Non ci sono stati momenti di forte tensione né disordini e per tutto il tempo della protesta la manifestazione è stata contenuta e pacifica.

La reazione di FdI
L'unico momento di agitazione vi è stato quando il Consigliere di Fratelli d'Italia, Maurizio Marrone, dalle finestre di Palazzo Civico, ha lanciato verso i manifestanti dei volantini che riportavano l'orario dei bus per la Romania. Per questo gesto, il consigliere si è visto recapitare una multa di 50 euro per abbandono di rifiuti. «In un momento in cui migliaia di famiglie italiane affollano le liste di attesa per la casa popolare è incredibile che a Torino vengano a manifestare sotto il Comune gli zingari insieme agli anarchici per continuare a stare negli housing sociali, spesso abusivi e di proprietà dei "ras delle soffitte", gestiti dalle coop rosse e bianche al costo di 5 milioni di euro. Il rimpatrio è l'unica soluzione», ha affermato Marrone