6 maggio 2024
Aggiornato 22:00
Festival musicali

Il «pensiero liberatore» del jazz

Dal 19 al 21 marzo torna Open Jazz Festival con musica, danza, reading, aperitivi e presentazioni. Ricco il programma, concentrato per quest'anno in città per motivi economici.

IVREA – L'invisibilità è ovunque, nella povertà, nella precarietà, nel lavoro, nella diversità. L'arte, tra le sue tante missioni, dovrebbe avere lo scopo di far saltare nuovamente agli occhi di tutti quelle che sono le debolezze dell'umano, come la tendenza a vedere solo ciò che ci piace, o ancora peggio ciò che ci è utile. Anche la musica può aspirare a qualcosa in più di una semplice hit suonata a nastro nelle radio, per quanto piacevole.

La musica può tornare ad essere consolazione, strumento di gioia, motore di grandi speranze, e con essa la letteratura, la danza, la fotografia. Ci prova nello spazio di soli tre giorni la 35a edizione dell'Open Jazz Festival, in cartellone da giovedì 19 a sabato 21 marzo.

Ivrea mette in mostra il «pensiero liberatore» caro a Wittgenstein, e con la filosofia tornano gioia, felicità, speranze... musica insomma. Un week-end lungo al ritmo sincopato del jazz – quello che alle donne non piaceva, ma se Dio vuole il mondo è pieno di eccezioni -  che ci riporta sulla strada degli afro-americani, tra le pagine dei libri di Ralph Allison, là dove gli invisibili finalmente prendono forma e trovano spazio.

L'Open Jazz Festival lo fa cercando in un periodo, anche, di difficoltà economica, di trasformare la kermesse in un momento di coesione, come spiega il direttore artistico Massimo Barbiero: «Vorremo unire intorno ad un’idea, non solo l’importanza di 35 anni di un festival, ma anche le eccellenze del territorio. L’ambizione di Music Studio-Ivrea Jazz Club, da sempre, è quella di «unire» le eccellenze, per questo l’apertura verso Arabesque, Accademia Danza e Baobab, perché si può e si deve avere un obbiettivo che parte prima dalla necessità artistica. Solo così si può produrre anche altro, come la didattica, l’insegnamento sul territorio e quindi il fare impresa». Da qui la scelta di dare il via a una collaborazione con le maggiori scuole di musica  e danza, nonché con il Barolo Jazz Club, il quale porterà a Ivrea degustazioni di vini delle Langhe qui abbinati ai prodotti del Canavese, di organizzare stage di livello internazionale di danza, percussioni e chitarra. In più accanto ai concerti ci saranno tanti eventi collaterali come presentazioni di libri, mostre di fotografie e, dopo 15 anni, la ripresa dei concerti per le scuole: «Una delle cose di cui andavamo fieri perché è dai ragazzi che si costruisce il pubblico di domani e solo credendo nei progetti si può costruire il futuro» sottolinea Barbiero.

Ricco il programma, concentrato per quest'anno in città per motivi economici, che interesserà soprattutto i palcoscenici della chiesa di Santa Marta e del Teatro Giacosa.

Si parte giovedì alle 21.30 in Sala S.Marta con lo spettacolo di danza Le donne odiavano il jazz e non si capisce il motivo, tre coreografie sulle musich  del cd «Simone de Beauvoir». Segue alle 22 un concerto di Voix Qui Dansent, Polifonie africane.

Venerdì 20 marzo alle 17.30 in Sala S.Marta Guido Michelone presenta il libro George Gershwin e il jazz contemporaneo, edizioni EDUCATT Milano. Alle 19 prima degustazione ‘’IVI- JAZZ’’, con 6 produttori delle Langhe e 6 produttori del Canavese: rispettivamente 4 wine e 2 food, per abbinamenti golosi. A ruota concerto di Nuit Française - Eclectic Duo, gruppo vincitore del concorso  Barolo Jazz Club composto da Cécile Delzant al violino e Emanuele Francesconi al piano. In contemporanea l'artista Antonio Muroni si esibisce in live painting improvvisando insieme ad altri artisti e musicisti. Sempre in Sala si inaugura la mostra fotografica  di Paolo Dezutti.

Alle 21.00 ci si sposta al Giacosa per il concerto degli ODWALLA  - The world percussion & dance.

Chiude la serata alle 23.50 al Jazz Club, Country Inn di viale Monte Stella, 8 la performance del P’an-Ku Quartet.

Sabato 21 marzo alle 10.30 al Teatro Giacosa ODWALLA in concerto per le scuole. Alle 16,30 allo Spazio Bianco concerto del Duo Artemisia. Alle 17.30 convegno in Sala S.Marta "L’invisibilità nel contemporaneo. L’uomo senza contenuti nella società liquida ispirato al libro di Ralph Ellison Uomo Invisibile» con Franco Bergoglio, giornalista e autore di libri sul jazz, Luciano Gallino sociologo, Mauro Ravarino giornalista, Alberto Bazzurro giornalista e autore di libri sul jazz, e Fabio Turchini filosofo.

Alle 19 secondo aperitivo "IVI – JAZZ" in Sala S. Marta, con alle 19,30 concerto del Quartetto Pagliacci, secondo classificato al concorso Barolo Jazz Club.

Dalle 21 in poi al Giacosa concerto di Garrison Fewell Maurizio Brunod Duo e a seguire di Rosario  Bonaccorso 4Th. Si chiude la kermesse alle 23,50 al Jazz Club, Country Inn con il Novara Jazz Collective. Biglietti in prevendita al Contato e da Music Studio.