3 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Calcio

Siena-Juve, Ferrara: Lavorato su testa e motivazioni

Neo-allenatore bianconero: «Serve un finale di stagione degno»

TORINO - Pochi giorni dopo l'esonero di Claudio Ranieri e la presentazione come nuovo allenatore della Juventus, a 24 ore dall'esordio sulla panchina bianconera Ciro Ferrara ha spiegato di avere lavorato in questi giorni soprattutto «sulla testa» di una squadra reduce da un momento difficilissimo. «E' difficile arrivare e lavorare sulla tattica, tentare di stravolgere le cose», ha spiegato oggi Ferrara nella conferenza stampa tenuta alla vigilia di Siena-Juve, in programma domani al Franchi per la trentasettesima e penultima giornata del campionato di Serie A.

MOTIVAZIONI - «Ho cercato di intervenire su autostima e motivazioni, in questa squadra ci sono dei campioni, ho cercare loro di far capire che basta poco per cambiare questo momento negativo. Durante gli allenamenti ho apprezzato una reazione». Ferrara ha ammesso che a dispetto dei tanti ex-compagni ed amici ritrovati, «in allenamento non si è scherzato tanto, abbiamo pensato al lavoro», e che il rapporto con la squadra è stato impostato sulla «chiarezza di rapporti tra le parti».

TERZO POSTO - Il neo-allenatore bianconero ha il compito di difendere il terzo posto in classifica (68 punti) dall'assalto della Fiorentina (67). «Contro il Siena cercheremo di ritrovare degli equilibri, di lavorare sulle nostre difficoltà difensive», ha detto Ferrara. «Il Siena è guidato da un ottimo allenatore, che lavora tantissimo sotto l'aspetto tattico, in particolare su quello difensivo: una squadra che in casa in questa stagione ha ottenuto grandissimi risultati. Sono tranquilli, sono salvi, ma quando si affronta la Juve i giocatori hanno voglia di mettersi in mostra. In più per loro è l'ultima in casa e ci terranno a fare una bella figura. Sono contento di affrontare una squadra motivata, ma noi dobbiamo esserlo di più». Dal punto di vista tattico, Ferrara annuncia che «non ci saranno rivoluzioni» e che al momento la sua unica certezza è «la difesa a quattro», mentre per il resto «ci si adatta alle qualità dei giocatori, con l'obiettivo di riuscire a sfruttarle al meglio».

RANIERI - Ferrara ha parlato di una Juve «da due mesi bloccata dal punto di vista mentale», ma ha tenuto a precisare di non avere nulla contro il lavoro di Claudio Ranieri: «Mi dispiace per le cattiverie che ho sentito e letto in questo senso. Ranieri è stato anche mio allenatore. Non ci siamo sentiti. Il cambio era necessario? Non lo so, ma so che è necessario un finale di stagione degno della Juve». Per insegurie magari poi la riconferma. «Se ho una chance, è mia intenzione giocarmela», ha sèpecificato Ferrara. «La società mi ha detto che in questo momento non ci possono essere certezze, ci può stare tutto. Non mi hanno detto due partite e basta».