5 maggio 2024
Aggiornato 13:30
Crollo del soffitto nella scuola torinese

Legambiente: «Urgono politiche adeguate. Subito l’Anagrafe degli edifici scolastici»

«Oltre il 40% delle scuole non possiede il certificato di agibilità statica; il 34,92% è stato costruito prima del 1974 e il 13,42% tra il 1940 e il 1970»

«La tragedia di oggi a Rivoli (Torino), mette in risalto la necessità e l’urgenza di adeguate politiche di gestione del patrimonio scolastico. Sono numerose ancora le scuole italiane che non raggiungono gli standard minimi di sicurezza, prive dei certificati di agibilità statica o di prevenzione degli incendi, ospitate in strutture inadatte, nate per altri usi e mai modificate, oppure come in questo caso, alloggiate in strutture vecchissime.

Il fatto che nel decreto del Ministro Gelmini siano previsti fondi per l’edilizia scolastica va quindi valutato positivamente ma risulta quanto mai urgente completare l’unico strumento utile a fotografare la qualità edilizia degli istituti: l’anagrafe degli edifici scolastici avviata nel 1996 e mai conclusa».

Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta sgomento il tragico evento della scuola del Torinese.

Secondo i dati del rapporto Ecosistema scuola 2008 di Legambiente, le scuole italiane che possiedono il certificato di agibilità statica sono meno del 60% (dato preoccupante per una nazione a diffuso rischio sismico), quelle che hanno il certificato igienico-sanitario sono il 71,14% e di prevenzione incendi appena il 52,19%. Ancora, il 23,62% degli edifici scolastici necessitano d’interventi di manutenzione urgenti, mentre il 47,11% hanno goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni.

Sono anche le caratteristiche geologiche del Paese a motivare una particolare e maggiore cura per gli istituti, visto che moltissimi sono in aree a rischio ambientale dichiarato e numerosissime sono ancora quelle costruite prima del 1974 (34,92%) o addirittura prima.