Anche una donna motociclista correrà nel deserto
La più competitiva concorrente al femminile nel massacrante rally sudamericano è la 31enne spagnola Laia Sanz, alla sua ottava partecipazione in sella alla Ktm
LIMA – Al via il prossimo 6 gennaio, pronta a confrontarsi con centinaia di avversari tra Perù, Bolivia e Argentina, ci sarà anche una donna motociclista: la spagnola Laia Sanz, con alle spalle già sette Dakar, la migliore delle quali conclusa al nono posto assoluto nel 2015. La sfida della maratona del deserto è massacrante anche per il cosiddetto sesso forte, ma come può prepararsi una ragazza come lei a due settimane di competizione estrema, di corsa a 50° di temperatura di giorno e di sonno in mezzo al gelo di notte? Come terreno di allenamento durante l'inverno, la Sanz ha scelto i Pirenei, dove ha fatto molto sci ad alta quota, oltre a lunghe sessioni nella palestra della sua città natale. E poi, regolarmente, va in bicicletta e in moto.
Dalla neve alla sabbia
La 31enne sarà ancora una volta alla guida della Ktm 450 Rally, la moto del costruttore austriaco vincitore delle ultime sedici edizioni consecutive della Dakar. La Sanz, insieme al suo team di ingegneri e meccanici, farà del suo meglio per giocare un ruolo importante nel tenere viva questa striscia positiva: «Il mio obiettivo realistico – spiega – è quello di concludere tra i primi quindici ma, se non commetterò errori, potrei raggiungere un piazzamento ancora migliore».
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