Milan-De Sciglio, la rottura è ormai totale
Le pessime prestazioni del terzino, il rinnovo di contratto in alto male e le frizioni coi tifosi: le probabilità di rivedere il calciatore in rossonero anche l’anno prossimo sono vicine allo zero
MILANO - Le strade del Milan e di Mattia De Sciglio sono prossime a separarsi, per buona pace di tutti, peraltro. Il terzino classe 1992 (evitiamo di chiamarlo capitano, per decenza) ha passato una settimana dura e pesante con i disastri commessi nelle gare contro Inter ed Empoli, oltre alle difficoltà nel rinnovo di contratto con la società rossonera e alla lite avuta con qualche tifoso nel garage di San Siro, alterco nel quale sono volate parole grosse e da cui De Sciglio è uscito sempre più convinto di lasciare Milano a giugno. Le offerte, nonostante la mediocrità del difensore, sembrano ancora esserci, prima fra tutte quella della Juventus: non tanto convinta la società bianconera, quanto il tecnico Massimiliano Allegri che ha lanciato De Sciglio nel grande calcio allorquando allenava il Milan nel 2013; l’allenatore juventino è convinto di poter rilanciare il terzino a buoni livelli, De Sciglio stesso si sta convincendo che lontano dal Milan potrebbe riemergere, anche perché ormai pure il pubblico non gli perdona nulla, e la società rossonera sa che quello del difensore sarebbe il sacrificio minore nell’economia delle casse societarie. Dubbi sul futuro del Milan ce ne sono ancora, così come su quello di De Sciglio, ma un dato è certo: le due strade in estate si divideranno con qualche rancore ma senza rimpianti.