Lentini: “Berlusconi ha venduto il Milan poiché troppo stanco”
L’ex calciatore rossonero dice la sua circa l’epocale passaggio di proprietà fra il Cavaliere e la cordata cinese
MILANO - Gianluigi Lentini è stato uno dei colpi economicamente più sensazionali del Milan berlusconiano che strappò alla concorrenza della Juventus a suon di miliardi l’ala del Torino nell’estate del 1992, facendo impallidire l’intero calcio europeo, disarmato dalla potenza economica e gestionale della società rossonera. Col Milan, Lentini ha vinto tre scudetti (1993. 1994 e 1996) ed una Coppa dei Campioni (1994) ed oggi analizza la situazione della sua ex squadra con la cessione delle quote societarie di Silvio Berlusconi al consorzio cinese che presto acquisirà il 100% del club milanese: «Il presidente Berlusconi vende perché è troppo stanco - sostiene l’ex calciatore - non ha più la forza di seguire in prima persona le sorti della squadra, non come quando arrivai io al Milan, perché allora Berlusconi era attivissimo e spiegava tutto in prima persona, aveva energia ed ambizione, mi convinse ad accettare Milano nonostante il mio amore per il Torino. I cinesi comprano tutto ormai, spero che riportino il Milan in alto al più presto». Una disamina non confusa quella di Lentini, il problema è che il Berlusconi stanco lo vediamo da quattro anni e l’idea di vendere finalmente il club è arrivata con quattro anni di ritardo e delusioni sportive che nessuno restituirà al popolo rossonero.