27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
Calcio

Birsa: "Arrivai al Milan troppo presto"

Il fantasista sloveno del Chievo, giustiziere dell'Inter nella prima giornata di campionato, racconta la sua esperienza a Milanello nella quale non lasciò il segno

VERONA - Valter Birsa, fantasista sloveno del Chievo e grande protagonista della prima giornata di campionato con la doppietta che ha steso l'Inter al Bentegodi, potrebbe oggi essere un rimpianto per i tifosi del Milan, squadra con cui Birsa ha giocato nella stagione 2013-2014 collezionando 15 presenze con 2 reti che fruttarono ai rossoneri ben 6 punti (doppio 1-0 contro Udinese e Sampdoria), anche se, a conti fatti, lo sloveno non risultò all'altezza del blasone rossonero, peccando di inesperienza e timidezza nei momenti più difficili della disastrosa annata milanista culminata con l'esonero di Massimiliano Allegri e la burrascosa avventura in panchina di Clarence Seedorf. Oggi Valter Birsa, uno dei centrocampisti dal rendimento più alto della serie A, può essere guardato con rammarico dai sostenitori milanisti, costretti a veder giocare nel suo ruolo elementi come Suso o Honda, vale a dire nulla di buono. Birsa, a proposito della sua esperienza a Milanello, ricorda: "Il Milan era un'occasione che non potevo lasciarmi sfuggire, era troppo unica per dire di no, ma oggi, ripensandoci, posso dire che forse non era il momento giusto per me, era troppo presto e avevo poca malizia. Non rimpiango o rinnego niente, però - continua il calciatore clivense - e devo dire che a Milano mi sono anche divertito molto, soprattutto quando c'era Allegri che è bravissimo a smorzare la tensione, ti aiuta mentalmente e poi tatticamente dà spazio al talento, quindi per me era perfetto». Birsa e il Milan si sono trovati, ma non era il momento adatto per una storia d'amore duratura, la maturità dello sloveno è arrivata lontano da Milanello, eppure con la sua doppietta all'Inter, è riuscito ugualmente a far gioire il popolo milanista; in tempo di vacche magre, bisogna pure accontentarsi.