Ancora sangue in Brasile
Dopo il macabro episodio della decapitazione di un arbitro nel luglio scorso, arriva da Rio de Janeiro un'altra storia inquietante: l'ex calciatore Joao Rodrigo Silva Santo è stato decapitato e la sua testa, con gli occhi cavati e la lingua tagliata, è stata lasciata in uno zaino di fronte al giardino di casa
RIO DE JANEIRO - Ancora sangue in Brasile. Dopo il macabro episodio della decapitazione di un arbitro nel luglio scorso, arriva da Rio de Janeiro un'altra storia inquietante: l'ex calciatore Joao Rodrigo Silva Santo è stato decapitato e la sua testa, con gli occhi cavati e la lingua tagliata, è stata lasciata in uno zaino di fronte al giardino di casa. A fare la tragica scoperta è stata la moglie, da ore in pena per l'assenza del marito. Resta ignoto il movente del delitto, anche se la modalità dell'omicidio rimanda al mondo del narcotraffico.
Joao Rodrigo Silva Santo, 35 anni, aveva un passato da calciatore professionista in Brasile, in Svezia e in Honduras. L'uomo, proprietario di un negozio di alimentari, era sparito dopo il lavoro e non tornava a casa da un giorno. Poi la triste scoperta della moglie.