29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Mito del ciclismo italiano

Gino Bartali, «Giusto tra le nazioni»

Arriva a quasi 13 anni dalla morte il riconoscimento del sacrario della Memoria di Gerusalemme nei confronti di Gino Bartali: la decisione presa da Yad Vashem mette in evidenza l'impegno del leggendario Ginettaccio in favore degli ebrei negli anni della persecuzione nazifascista

GERUSALEMME - Mito del ciclismo italiano e «Giusto tra le nazioni». Arriva a quasi 13 anni dalla morte il riconoscimento del sacrario della Memoria di Gerusalemme nei confronti di Gino Bartali: la decisione presa da Yad Vashem mette in evidenza l'impegno del leggendario Ginettaccio in favore degli ebrei negli anni della persecuzione nazifascista. L'annuncio è comparso in mattinata sul sito dell'organizzazione.

MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE - Fra il settembre 1943 e il giugno 1944 Bartali si adoperò infatti per il trasporto, all'interno del tubo della sua bicicletta, di documenti atti alla falsificazione dei passaporti di cittadini italiani di origini ebraiche. Il ciclista era già stato insignito post mortem, nel 2005, della medaglia d'oro al merito civile dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi «per aver salvato la vita a circa 800 ebrei».