20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
L'addio del ct friulano

L'Inghilterra a Capello: Non ci mancherai

L'addio del tecnico alla nazionale accolto freddamente dalla stampa britannica. Bernstein: Nessun ultimatum a Capello. Moratti: Capello all'Inter? Né ora, né dopo

LONDRA - Fabio Capello lascia la panchina dell'Inghilterra a quattro mesi dagli Europei in Polonia e Ucraina. E i tabloid non si scompongono granché. L'addio del commissario tecnico friulano, a seguito della controversia con la Federazione sulla fascia di capitano di John Terry, è stato accolto freddamente dalla stampa d'oltremanica.
«L'addio di Capello tra pochi rimpianti», apre il Guardian, piuttosto critico con l'italiano: «Non si è curato di imparare l'inglese né di conoscere a fondo la cultura inglese, anche quella calcistica». Più duro il commento del Daily Telegraph: «L'Inghilterra era stagnante. Al costo di sei milioni di sterline. Era tempo che Capello se ne andasse. Il lutto sarà breve, Capello non ha compreso la lingua e la psicologia inglese».
A Fab day for England gioisce il Daily Mirror: il giorno di Fabio, ma anche «un giorno favoloso». «La caduta dell'imperatore Capello», titola il Times, secondo cui i giocatori non verseranno lacrime per le dimissioni del ct. E in effetti, se Rooney si è detto «mortificato» su Twitter, Rio Ferdinand si è limitato ad un semplice: «E ora?».
Gli inglesi hanno già il nome del sostituto, all'unanimità: Harry Redknapp. Il manager del Tottenham è il candidato numero uno a prendere in mano la nazionale dei Tre Leoni ad Euro 2012. Ma se il Sun tuona «Vogliamo Redknapp», il Daily Mail si chiede «perché ora Redknapp dovrebbe lasciarsi coinvolgere in questo caos».

Bernstein: Nessun ultimatum a Capello - Via Fabio Capello, ecco Stuart Pierce. In attesa di Harry Redknapp. La Football Association ha spiegato in conferenza stampa modi e motivi delle dimissioni del tecnico friulano, tracciando le prossime tappe della nazionale inglese verso gli Europei del 2012: «Capello ha scelto di andarsene, non abbiamo dato nessun ultimatum - ha affermato il presidente federale David Bernstein -. Non ho mai pensato di licenziarlo. Lui ha rassegnato le dimissioni e noi le abbiamo accettate. Non eravamo più sulla stessa linea. Detto questo, vorrei ringraziarlo pubblicamente. Ci ha guidato alla qualificazione ai Mondiali 2010 e agli Europei 2012. Si è comportato da grandissima persona nel tempo passato qui, con grande rispetto nei confronti di tutti».
Alla base delle dimissioni dell'ex Milan, Roma e Juventus la decisione dell'FA di togliere a Terry la fascia di capitano per gli insulti razzisti che avrebbe rivolto al giocatore del Queens Park Rangers Anton Ferdinand: «La Football Association doveva prendere una decisione - ha aggiunto Bernstein -. Eravamo convinti che il caso relativo a John Terry si sarebbe risolto a marzo-aprile. Quando il processo è stato sospeso, abbiamo deciso di togliere la fascia di capitano al giocatore. Ne abbiamo parlato a Capello, che prima ha accettato la decisione ma poi in un'intervista ha ritrattato. Così lo abbiamo convocato per discuterne».
La panchina sarà affidata ad interim a Stuart Pierce, ct dell'Under 21 inglese: «Guiderà la nazionale nel test con l'Olanda - ha annunciato il presidente federale -. Ha lavorato con Capello, conosce benissimo i giocatori. Ha l'esperienza per far bene, noi intanto cercheremo un ct a lungo termine. Abbiamo tempo, non vogliamo agire in maniera frettolosa».

Moratti: Capello? Né ora, né dopo - Massimo Moratti è secco e risoluto nella nota comparsa da poco sul sito ufficiale dell'Inter: «Le ipotesi riportate dagli organi d'informazione, riguardanti un possibile cambio dell'allenatore, adesso o a fine stagione, sono prive di qualsiasi fondamento». Sono queste le dure parole del patron nerazzurro ai rumors che si sono susseguiti dopo le altalenanti prestazioni dell'Inter nelle ultime giornate.
In concomitanza, intanto, è arrivato l'abbandono di Fabio Capello dalla panchina dell'Inghilterra, che fa dell'ex tecnico di Milan, Roma e Juventus uno dei possibili nomi per il dopo-Ranieri: «L'arrivo di Fabio Capello? Voce altrettanto infondata» aggiunge Moratti.