26 settembre 2023
Aggiornato 21:00
Formula 1

Ford ritira la querela contro l'uso del nome F150

La monoposto della Ferrari perde la F, sarà la Ferrari 150° Italia

MARANELLO - La Ford ha ritirato la querela che aveva presentato al tribunale di Detroit contro l'uso da parte della Ferrari del nome F150. Come noto, la scuderia del Cavallino ha deciso di dedicare al 150.mo anniversario dell'Unità d'Italia la monoposto che disputerà il Mondiale 2011 di Formula 1. La Ford ha però denunciato la Ferrari per essersi appropriata del nome che già contraddistingue il più famoso dei pick-up della casa americana, F-150. Maranello aveva risposto alla querela modificando il nome della nuova rossa, ribettenzandola «Ferrari F150th Italia» oggi l'annuncio che il nome della vettura di Alonso e Massa cambia ancora.

Persa la «F» - La nuova monoposto del cavallino per il prossimo mondiale di Formula 1 perderà quindi la F che precede il numero 150 «al fine di evitare qualsiasi rischio di confusione fra una macchina di Formula 1 e un pick-up», spiegano da Maranello nella rubrica del Grillo Rampante. «Cambia il nome ma non la sostanza», si legge dal sito della Ferrari, «di sua volontà, la Casa di Maranello ha deciso che il nome della vettura perderà quella F che precede il numero 150 - che stava a significare Ferrari, come avvenuto ogni volta che era stata utilizzata nella denominazione di una macchina, fosse essa da corsa o da strada - e che, a quanto pare, tanta agitazione sembra poter creare nelle menti dei consumatori d'Oltreoceano; con l'occasione, il nome sarà completamente italianizzato con la sostituzione del th con l'analogo simbolo utilizzato nella nostra lingua».

Il nome sarà quindi Ferrari 150° Italia, «il che dovrebbe chiarire anche ai sassi che la monoposto è dedicata all'anniversario dell'unificazione del nostro Paese. Ora speriamo che la questione si possa considerare definitivamente chiusa e che ci si possa concentrare su altre cose, quali fare in modo di rendere vincente una vettura che sembra comunque essere nata bene».