20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Calcio

Leonardo: Campionato e Champions, l'Inter non si gestisce

L'allenatore nerazzurro: «Con il Cagliari e il Bayern totale attenzione. Ho a disposizione una rosa che ci permette di cambiare giocatori senza modificare gli obiettivi»

MILANO - Una «normale gestione» del momento, dei calciatori e degli impegni, la consapevolezza di essere una squadra «che dentro pensa ed ha voglia di vincere tutto», ma soprattutto, secondo Leonardo, in vista dei match contro Cagliari e Bayern Monaco, la sua Inter «al momento dedica la sua totale attenzione su ogni fronte». Alla vigilia dell'anticipo della ventiseiesima giornata del campionato di Serie A in programma domani sera a San Siro (ore 20.45), a 5 giorni dall'andata degli ottavi di finale di Champions League a San Siro, nella replica della finale di Madrid 2010, l'allenatore dei campioni d'Italia e d'Europa non ha dubbi sul comportamento che terrà la sua squadra. «Qui è impossibile gestire o scegliere un obiettivo piuttosto che un altro o pensare a un'altra cosa», ha detto Leonardo. «Ho a disposizione una rosa che ci permette di cambiare giocatori senza modificare gli obiettivi. Andiamo incontro a quella che è una normale gestione di una serie di partite, tutte importanti. Contro il Cagliari nessuno penserà al Bayern, ne sono convinto perché questa squadra ha già dato tante dimostrazioni di continuità. Quindi non credo che ci si gestirà in funzione dell'impegno seguente».

Anche perché battere il Cagliari non sarà facile, secondo Leonardo: «Con l'arrivo di Roberto Donadoni in panchina è cambiato un po', ma c'é una base di giocatori che permettono alla squadra di mantenere certi equilibri. Il Cagliari ha sempre giocato un calcio molto offensivo, quindi mi aspetto una partita aperta». Non sono stati convocati Sneijder e Lucio. «Ma non perché li vogliamo risparmiare in vista del Bayern, semplicemente perché non sono al 100 percento. Altrimenti ci sarebbero stati», ha puntualizzato Leonardo. Ieri Adriano Galliani ha stuzzicato l'Inter spiegando di non ritenere quella dei nerazzurri una così grande rimonta (a gennaio erano a -13 dalla capolista, ora sono a -5). «Non faccio tanti conti, non so quanti punti ha fatto il Milan e penso solo a noi», ha detto Leonardo. «Ora ce li hanno chiariti. Pensavo di essere più vicino... Ci temono? Io sono felice di essere tornato nel gruppo che lotta e quello che si dice fuori non mi interessa. Mancano ancora 13 partite, un terzo di campionato, i conti non li facciamo».

Dopo la sconfitta di domenica sera contro la Juventus (1-0), l'Inter è andata a vincere mercoledì in casa della Fiorentina (2-1) nel recupero. «E' arrivata una risposta importante, ma non 3 punti più importanti rispetto agli altri», ha detto Leonardo. «La cosa fondamentale era la reazione, contro una squadra in salute e in crescita». E non è un'Inter stanca. «Ai ritmi con i quali si gioca oggi, è normale per i giocatori accusare stanchezza. Gli impegni sono tanti e tutti importanti, da affrontare sempre con intensità. Le esigenze sono enormi e c'é ormai un normale sovraccarico sui giocatori, visto che le ossa e la muscolatura sono le stesse di 20 anni fa. La stanchezza fisica - ha chiuso Leonardo - incide anche a livello mentale, ma la squadra sa gestire bene anche questo fattore».