19 marzo 2025
Aggiornato 04:30
Calcio

Hernandez: «Attimi terribili, ma non lascio il Palermo»

L'attaccante uruguaiano ieri vittima di rapina a mano armata: «La gente mi ha già espresso tanta solidarietà e la ringrazio per l'affetto dimostrato»

PALERMO - A dispetto della paura e delle prime voci che lo volevano già deciso a lasciare Palermo, l'attaccante uruguaiano Abel Hernandez, vittima ieri di una rapina a mano armata, ha cambiato idea. «E' stato solo un episodio spiacevole, la gente mi ha già espresso tanta solidarietà e la ringrazio per l'affetto dimostrato», dice Hernandez dal sito ufficiale del club rosanero. «Adesso voglio solo tornare in campo, pensare alla sfida di Bologna che è davvero fondamentale per il nostro campionato. Non penso, come detto da qualcuno, di andare via. Adesso voglio solo lasciare alle spalle questa brutta storia».

Il calciatore era in macchina in compagnia di un'amica quando un malvivente, sceso da una moto, lo ha minacciato con una pistola spingendogli la canna dell'arma in bocca. Il rapinatore si è fatto consegnare un bracciale da Hernandez e un paio di orecchini dalla donna. «Sono stati degli attimi terribili», racconta Hernandez. «Il fattaccio è capitato attorno alle 18, subito dopo l'allenamento, quando da solo tornavo in auto a casa. E' stata una giornata davvero brutta. Per fortuna i miei genitori si trovano qui a Palermo con me e mi hanno potuto rincuorare. La loro presenza è davvero fondamentale in queste ore. Ringrazio la società che mi ha subito dato conforto, i miei amici e i compagni di squadra. Pastore si è precipitato a casa dopo qualche minuto. Goian, Cassani, Munoz, Miccoli e poi tutti gli altri mi hanno subito chiamato. In questo momento sono molo importanti per me».