19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Ciclismo

Delfinato: Contador doma Brajkovic sull'Alpe d'Huez

Lo spagnolo vince la sesta tappa, ma lo sloveno difende la maglia gialla

PARIGI - Lo spagnolo Alberto Contador (Astana) ha vinto la sesta tappa in linea del Giro del Delfinato, 151,5 km con partenza da Crolles ed arrivo sull'Alpe d'Huez, tradizionale warm-up in vista della frazione che si correrà al Tour de France in luglio. Protagonista dell'azione decisiva nella fase più importante della corsa, Contador ha condiviso la fuga vincente con lo sloveno maglia gialla Janez Brajkovic (Radioshack), piegato poi allo sprint. Ad una quindicina di secondi sono arrivati il polacco Sylwester Szmyd (Liquigas-Doimo) e il francese Jerome Coppel (Saur-Sojasun).

Lo spagnolo si è quindi aggiudicato la frazione più prestigiosa della corsa, ma Brajkovic ha ormai praticamente messo le mani sulla vittoria finale: in classifica generale infatti lo sloveno ha 1'41 di vantaggio su Contador, salito dalla terza alla seconda posizione. Domani settima ed ultima tappa, 148 km con partenza da Allevard-les-Bains ed arrivo a Salanches (in Alta Savoia), con 5 passaggi nel circuito finale sulla Cote de Domancy.

Le ultime due edizioni del Delfinato sono state vinte dallo spagnolo Alejandro Valverde, come noto squalificato per 2 anni per doping dal Tribunale per gli arbitrati sportivi di Losanna. L'Unione ciclistica internazionale si era rivolta al TAS forte della sentenza del tribunale antidoping del Coni, che ha squalificato Valverde per 2 anni per le corse organizzate su territorio italiano per il coinvolgimento del ciclista nell'inchiesta antidoping spagnola Operacion Puerto: secondo l'accusa si sarebbe sottoposto a trasfusione ematica, sulla base del confronto del Dna tra il campione di sangue prelevato durante la tappa italiana del Tour de France 2008 e quello contenuto in una delle sacche di sangue congelato ritrovate in possesso del famigerato medico spagnolo Eufemiano Fuentes.

Valverde si è difeso affermando che la legge spagnola vieta alle autorità dell'antidoping di utilizzare a suo carico le prove scaturite dall'inchiesta Puerto. Il Tas ha invece deciso di utilizzarle. «I test sul Dna dimostrano chiaramente che nella sacca numero 18 c'è il sangue del signore Valverde», è stato stabilito nella sentenza di squalifica.