19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Altra inquietante macchia sul ciclismo

La bici dopata fa discutere

Cancellara replica: «E' una storia talmente folle e stupida che non non trovo le parole»

HESPERANGE - «Guarda, va come una moto!». Dovrebbe essere un'iperbole, ma la frase spesa più volte nelle telecronache rischia di essere drammaticamente aderente alla realtà. E, soprattutto, di infliggere un'ennesima mazzata alla credibilità del ciclismo. Dopo l'indagine preannunciata dall'Unione Ciclistica Internazionale sul cosiddetto «doping meccanico» i sospetti si incentrano su Fabian Cancellara. Il diretto interessato, protagonista quest'anno della sensazionale doppietta con le vittorie alla Parigi-Roubaix e nel Giro delle Fiandre, ha già respinto ogni accusa, ma alcuni video che iniziano a circolare su internet sembrano allungare ombre sul valore delle vittorie del passista svizzero e sulla legalità della sua bici, secondo gli accusatori dotata di un motore elettrico nascosto nel telaio e azionabile attraverso uno switch piazzato sul manubrio, vicino alla leva destra del freno.

In uno dei video si vede Cancellara rispondere ad uno scatto di un altro ciclista con una progressione poderosa e apparentemente innaturale, effettuata senza alzarsi sui pedali. In un altro momento delle riprese Cancellara sposta effettivamente la mano sotto alla leva destra del freno con un gesto svelto, lo stesso catturato dalle telecamere anche durante il Fiandre. L'ex specialista belga delle classiche, Johan Museeuw, ha evitato di partecipare a processi sommari nei confronti di Cancellara, mentre tra i top team i sospetti sembrano essere consistenti. Alain Deloeil, direttore sportivo francese del team Cofidis, oggi ha fatto sapere che chiederà controlli accurati sulle biciclette prima del Tour de France al via il prossimo mese. «Se è vero allora è doping meccanico», ha detto Deloeil, «il ciclismo è uno sport fatto da uomini che vanno in bicicletta e si incentra sulla resistenza fisica. Se si aggiunge un motore allora presto ci potremmo ritrovare alla 24 ore di Le Mans».

Museeuw, nonostante la cautela, ha ammesso che la tecnologia che avrebbe aiutato Cancellara esiste, come dimostrato anche dall'ex ciclista Davide Cassani in un recente servizio della Rai. «La tecnologia c'è ed è disponibile, l'ho vista lo scorso anno durante un'esposizione a Las Vegas. Non so se Cancellara l'abbia utilizzata», ha detto ancora l'ex asso belga, «ma quando si guarda quel video su internet si vede Cancellara fare due volte uno strano movimento. Ha anche cambiato bici due volte. Quindi, anche se non credo che abbia fatto ricorso ad inganni, è sospetto».

Cancellara si è difeso dalle accuse tagliando corto: «E' talmente folle che non ho nulla da dire», ha detto Cancellara, «non mi va di spendere troppo tempo su una storia così stupida». Il team Saxo Bank ha difeso fermamente il suo ciclista di punta assicurando che «non c'è mai stato alcun motore nelle biciclette dei corridori della squadra»: «Il video», ha fatto sapere il team, «speriamo venga accolto per quello che è, un tentativo creativo e amatoriale di esprimere un'idea puramente ipotetica che non ha alcun fondamento né nei fatti né nella realtà. E' una fiction travestita da documentario».