19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Calcio brasiliano

Adriano nei guai per rapporti con i narcotrafficanti

Il calciatore ascoltato in Procura, «elementi validi» su passaggio di denaro

RIO DE JANEIRO - Adriano nei guai a pochi giorni dalla possibile firma con la Roma. La magistratura di Rio de Janeiro è convinta dell'esistenza di «elementi validi» che indicherebbero un passaggio di denaro tra l'attaccante brasiliano e un noto narcotrafficante della zona, ritenuto responsabile anche dell'abbattimento di un elicottero della polizia. Dalla procura di Rio hanno fatto sapere che nei confronti di Adriano non sono state formulate incriminazioni, né è chiaro quali reati potrebbero essere contestati all'ex centravanti di Inter, Parma e Fiorentina.

Nella serata di ieri sulla vicenda è intervenuta anche la polizia carioca, che ha reso pubblica l'intenzione di ascoltare il calciatore. Secondo le forze dell'ordine il narcotrafficante avvicinato ad Adriano, oltre a controllare la favela di Vila Cruzeiro, dove il giocatore è cresciuto, è responsabile di una guerra tra bande per il controllo di un altro sobborgo di Rio de Janeiro. Il boss, considerato il capo del cosiddetto Commando Rosso, attualmente è in libertà. L'indagine sui legami con Adriano potrebbe prolungarsi anche fino alla fine dell'estate, visto che la procura di Rio ha dato altri 60 giorni di tempo alla polizia per raccogliere ulteriori elementi. La «scommessa» della Roma, insomma, sembra essere sempre più ad alto coefficiente di rischio: oltre alle sue discusse frequentazioni, Adriano non dà sicurezze per i suoi problemi recenti legati a depressione ed abuso di alcool.

Adriano, atteso la prossima settimana a Roma per la firma di un contratto triennale da circa tre milioni e mezzo di euro a stagione, ieri si è presentato in procura per rispondere alle domande dei magistrati. Il lavoro degli inquirenti era iniziato a marzo. Secondo la stampa locale Adriano acquistò due motociclette intestandone una alla madre del boss del narcotraffico. La vicenda, corredata da un passaggio di denaro (si parlò dell'equivalente di 15mila euro) portò ad ipotizzare incriminazioni a carico di Adriano per riciclaggio di denaro e associazione a delinquere. Adriano successivamente fu ascoltato dagli inquirenti e un legale del calciatore affermò che la vicenda era stata chiarita.