6 maggio 2024
Aggiornato 08:30
«Ringrazio i miei ex compagni ed i tifosi del Barcellona»

Eto'o: «Con l'Inter costruiremo una grande storia d'amore»

L'attaccante camerunense: «Ibra? Il mio passato dice chi sono»

MILANO - Prima di cominciare a parlare della sua nuova avventura all'Inter, Samuel Eto'o ha voluto oggi «ringraziare e salutare gli ex compagni ed i tifosi» del Barcellona, una «famiglia» che gli è sempre stata «vicina» lungo i cinque anni di esperienza in azulgrana, per complessivi tredici anni in Spagna che l'attaccante camerunense ha definito «meravigliosi». Nel giorno della sua presentazione alla stampa, Eto'o ha tenuto a precisare di avere «sempre difeso con onore» la maglia azulgrana e di avere lasciato la sua vecchia squadra «a testa alta».

«VOGLIO LA CHAMPIONS» - Il ventottenne attaccante camerunense ha vinto due Champions League con il Barcellona ed ha ammesso che la scelta della nuova squadra è stata dettata anche dalla voglia di regalare il trofeo ad una società che non lo vince da tantissimi anni. «Arrivo all'Inter motivato per vincere ancora e per scrivere la storia», ha detto Eto'o. «Una delle principali motivazioni che mi ha spinto a venire qui è proprio la Champions, per regalare questa soddisfazione ai tifosi per essere ricordati da loro per sempre. Ci proveremo. Il Pallone d'oro? Non si vince da solo, ma solo con l'aiuto dei compagni. E a me interessa solo aiutare la squadra a vincere tutto quello che si deve vincere. Il Pallone d'oro sarebbe solo una cosa in più».

IBRAHIMOVIC - Eto'o arriva all'Inter come parziale contropartita per la cessione al Barcellona dell'attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic. «Chi ci ha guadagnato? Io sono Eto'o e non mi paragono a nessuno. Il mio passato - ha detto l'attaccante camerunense - dice chi sono. Nessuno può negare che Ibra sia un grandissimo giocatore, ma io non sono qui per questi paragoni».

Ieri alla sua presentazione con la nuova maglia azulgrana, Ibrahimovic ha baciato la maglia del Barcellona. «Affari suoi», ha commentato Eto'o. «L'amore nasce giocando per una squadra, vincendo e costruendo il rapporto con i tifosi, non è una cosa che si inventa».

IL GIOCO DI MOURINHO - Il giocatore ha poi negato di avere mai detto di non amare il gioco di Jose Mourinho, riferendosi a dichiarazioni a lui attribuite dopo un confronto tra Barcellona e Chelsea degli anni scorsi. «Sono cose che non ho mai detto», ha replicato Eto'o. «Quello era stato un caldo Chelsea-Barcellona, ma tutto si era chiuso in campo. E ora sono molto orgoglioso di potermi mettere ai suoi ordini e di poterlo ripagare della fiducia che ripone in me». Il campionato italiano, poi, secondo Eto'o non è una scelta di ripiego: «Uno va a giocare dove crede di poter vincere, se non credevo che la Serie A non fosse uno dei migliori campionati del mondo non sarei venuto». E la coppia che formerà con Diego Milito? «Davvero? ancora non conosco la formazione...», ha scherzato Eto'o. Forse anche intimorito dall'incombente figura di Mourinho al suo fianco. «Siamo un gruppo non posso parlare di una sola persona, tutti si devono sentire importanti. Comunque lui è un ottimo giocatore».

PRONTO PER LA SUPERCOPPA ITALIANA - Eto'o, come ha confermato lo stesso Mourinho, sarà già pronto per la Supercoppa dell'8 agosto a Pechino contro la Lazio: «Io mi metto a disposizione e dò tutto quello che posso, poi il resto dipende dall'allenatore». Capitolo razzismo: Eto'o è stato avvertito che il suo compagno Mario Balotelli ne è stato vittima su diversi campo. «Io sono partito dal Camerun, ma mi sento cittadino del mondo. Questo è un problema più politico che nostro, non abbiamo nessuna colpa se siamo di colore. Secondo me si tratta di un fatto più di educazione che di altro».