23 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Pescara 2009

Rocca: «Italia in finale senza raccomandati»

Ct U-20 tuona contro sistema: «U-21? In Figc conoscono mio lavoro»

PESCARA - Da una parte la felicità e «l'orgoglio» per il raggiungimento della finale del torneo di calcio dei Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009, dall'altra l'amarezza per un risultato conseguito da giovani calciatori penalizzati da un sistema calcio corrotto da vie preferenziali e scorciatoie poco limpide. Al triplice fischio della semifinale di Chieti, vinta per 1-0 sulla Libia, è diviso a metà tra soddisfazione e rabbia lo stato d'animo di Francesco Rocca.

Il Ct della nazionale azzurra Under 20, ai microfoni di Rai Sport, ha lamentato inoltre una scarsa considerazione del settore giovanile, glissando polemicamente su una domanda relativa alla conferma di Pierluigi Casiraghi al timone della nazionale Under 21, sconfitta nelle semifinale degli Europei di categoria dalla Germania, poi vincitrice del titolo continentale.

«Quella di oggi è stata una partita durissima, venivamo da una prestazione molto bella ma anche molto dispendiosa contro la Grecia. Abbiamo sofferto - ha spiegato Rocca - ma i ragazzi sono stati straordinari. Sono stati venti giorni di lavoro durissimo ma sono orgoglioso e contento di poter portare questi ragazzi alla finale di Pescara». Dalla soddisfazione alla rabbia: «E' una grandissima gioia arrivare in finale qui in Italia, con ragazzi straordinari che a volte per colpa di un mercato bugiardo non trovano spazio. E' un discorso settoriale, fanno fare carriera a quelli che vogliono loro e non a chi merita - ha detto Rocca - mentre il rispetto delle regole e della moralità dovrebbero essere basi fondamentali. Questi ragazzi hanno rispettato queste regole».

«Io non guardo in faccia a nessuno? Io guardo solo chi lavora - ha aggiunto il Ct - questi ragazzi spesso sono allenati male e vanno allo sbando. E' con grande orgoglio che dedichiamo questo risultato straordinario alla federazione e al Coni». Interrogato sulla conferma di Casiraghi alla guida della più prestigiosa Under 21, Rocca replica esibendo un curriculum spalmato su tre decadi: «Faccio il mio dovere da 27 anni, in federazione credo lo sappiano. Non guardo a queste decisioni, ho portato all'ennesimo risultato e sono orgoglioso».